Soros lancia un monito all'Ue: servono subito almeno 50 miliardi di dollari all'Ucraina contro l'"aggressività" della Russia
“L'Europa si deve svegliare e riconoscere che è sotto attacco da parte della Russia”
Rivolgendosi direttamente all'occidente, il miliardario George Soros ha fatto nuove pressioni per aumentare l'aiuto all'Ucraina, definendo in 50 miliardi di dollari i soldi necessari per offrire una protezione a quella che ha definito “una politica sempre più aggressiva della Russia”.
Scrivendo al New York Review of Books, Soros ha dichiarato che l'Europa e gli Stati Uniti devono bilanciare la strategia delle nuove sanzioni da imporre alla Russia con l'assistenza su larga scala da offrire all'Ucraina ad un passo dalla bancarotta e del default. “L'Europa si deve svegliare e riconoscere che è sotto attacco da parte della Russia”, ha dichiarato il miliardario di origine ungherese. “L'assistenza all'Ucraina dovrebbe essere considerato come una spesa di difesa da parte dei paesi dell'Unione Europea”.
Il Fondo Monetario Internazionale ha messo in piedi un programma da 17 miliardi di aiuti, ma l'organizzazione ha anche dichiarato recentemente come Kiev necessiti di almeno 15 miliardi a breve. Secondo Soros sarebbero da usare il meccanismo di stabilità finanziaria, usato già in Portogallo e Irlanda, dove ha erogato 15,8 miliardi di dollari; il sistema di pagamenti di assistenza, che ha 47.5 miliardi di fundi inutilizzati; oltre all'European Investment Bank, World Bank, the European Bank for Reconstruction and Development come un'addizionale finte di salvataggio.
L'obiettivo, conclude Soros, dovrebbe essere quello di creare un pacchetto finanziario di protezione da minimo 50 miliardi, oltre ad un piano di sanzioni agiuntive contro la Russia.