La Russia ha superato l'Arabia Saudita come principale fornitore di petrolio della Cina

Mosca e Pechino de-dollarizzano il commercio globale di energia, facilitando la scomparsa dei petrodollari e l'ascesa dello yuan

3636
La Russia ha superato l'Arabia Saudita come principale fornitore di petrolio della Cina


Nel corso degli ultimi sette mesi, abbiamo documentato la lenta morte del petrodollaro, il sistema di riciclaggio del dollaro e dominio dell'ordine economico mondiale post-bellico che ha servito a sottoscrivere decenni di predominio del dollaro. 
 
Come promemoria, il sistema dei petrodollari funziona così: i paesi che esportano petrolio riutilizzano i dollari che hanno ricevuto in cambio delle loro esportazioni di petrolio per l'acquisto di più beni denominati in dollari, aumentando la solidità finanziaria della valuta di riserva, che porta a prezzi delle attività ancora più elevati e ancora più acquisti denominati in dollari e così via, in un circolo virtuoso soprattutto se qualcuno vanta attività denominate in dollari e stampa valuta statunitense.  
 
Il flusso di riserve di petrodollari sui mercati finanziari ha raggiunto un picco nel 2006 ed è divenuto negativo per la prima volta lo scorso anno, quando l'Arabia Saudita ha inondato il mondo di greggio, nel tentativo di schiacciare Putin, ma finendo per per danneggiare se stessa e il suo socio, gli Stati Uniti di America.



Come riportava Reuters lo scorso anno, citando uno studio di BNP Paribas, per la prima volta in quasi due decenni, i paesi esportatori di energia non investiranno i loro "petrodollari" nei mercati mondiali. In sostanza, il Petrodollaro, che ha a lungo servito da leva per gli Stati Uniti per incoraggiare e facilitare il riciclo di dollari, e un costante reinvestimento in attività denominate in dollari da parte dei paesi esportatori di petrolio e, quindi, un mezzo per aumentare costantemente il prezzo nominale di tutte le attività denominate in dollari, si è appena ridotto all’irrilevanza.     





E mentre il recente calo dei petrodollari investiti nei mercati mondiali suggerisce che le azioni dell'Arabia Saudita erano sufficienti di per sé a catalizzare scomparsa del sistema, gli Stati Uniti hanno accelerato il processo sostenendo sanzioni economiche nei confronti della Russia che, a partire da quest'anno, ha cominciato a esportare petrolio e gas naturale alla Cina in yuan, segnando quello che abbiamo salutato come l'intersezione di due temi di fondamentale importanza che avranno conseguenze geopolitiche ed economiche di vasta portata: 1) la morte dei petrodollari, e 2) l'idea di una egemonia dello yuan.

E mentre i legami economici tra la Cina e la Russia si approfondiscono, Pechino potrebbe sempre guardare a Mosca per soddisfare il fabbisogno energetico della Cina.  Ciò naturalmente servirebbe solo a de- dollarizzare ulteriormente il commercio globale di energia, assestando un altro colpo al sistema di petrodollari. E ora, come riporta il FT, la Russia ha, per la prima volta nella storia, superato l'Arabia Saudita come principale fornitore di petrolio della Cina, inviando a maggio 93mila barili di greggio al giono, un aumento del 21% rispetto al dato registrato ad aprile.




La decisione dell'Ue di estendere le sanzioni economiche contro la Russia e il recente tentativo da parte del Belgio, la Francia e l'Austria di congelare i beni russi nel caso Yukos, serviranno solo a guidare la Russia e le sue vaste riserve di energia ulteriormente verso oriente e fornire maggiori incentivi a Mosca e Pechino per de-dollarizzare il commercio globale di energia, facilitando sia la scomparsa del petrodollari che l'ascesa dello yuan. 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti