Sono 56 anni che gli Stati Uniti riconosce l'indipendenza del Donbass e del Lugansk. Il documento

La Risoluzione della settimana sulle "nazioni in prigionia" introdotta dall'amministrazione Eisenhower e confermata ogni anno.

4839
Sono 56 anni che gli Stati Uniti riconosce l'indipendenza del Donbass e del Lugansk. Il documento

 
Dal 1959 le autorità statunitensi rinoscono il diritto all'indipendenza del territorio dell'attuale Donbass, attraverso una risoluzione introdotta sotto l'amministrazione di Dwight D. Eisenhower 56 anni fa e confermata ogni anno da tutti i presidenti che si sono succeduti, Obama compreso. Il documento, la Risoluzione della settimana sulle “nazioni prigioniere” è stato pubblicato in rete da Global Research.


 
Il disegno di legge è stata approvata sia dal Senato e la Camera dei Rappresentanti nel 1959 e al suo interno si riconosce l'indipendenza del territorio che comprende le regioni orientali ucraini di Donetsk e Lugansk, così come la regione di Zaporozhye, come le principali città della cosiddetta 'Cossachia', un ente sub-nazionale che Washington identificava nei territori della Russia moderna e Ucraina.
 
Il termine 'Cossachia' è una creazione occidentale che i politici degli Stati Uniti usavano a livello geopolitico per identificare le zone dove abitavano i cosacchi durante l'impero zarista, poi l'URSS e ora la Russia contemporanea. Oltre alle tre regioni dell'Ucraina il termine comprende vasti territori lungo il fiume Don, zone nel nord e est del Mar d'Azov e territori delle tre regioni russe di Krasnodar, Stavropol e Rostov.
 
Il documento definisce chiaramente la Cossacchia distinta dall'Ucraina e le loro popolazioni, come singole nazioni "subordinate alla politica della Russia comunista." Di conseguenza, la dichiarazione del 1959 sancisce “alle due nazioni il diritto di esistere."
 
La cosa più strana di tutto questo è che la risoluzione è stata riapprovata come Proclamazione del Presidente della Repubblica ogni anno a decorrere dalla data della sua prima approvazione. Così, il 17 luglio, 2015 il presidente Barack Obama è tornato ad approvare il documento, come ha fatto nel 2014, 2013 e così ogni anno.
 
"Ora, io, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America, proclamo dal 19 luglio fino al 25 luglio 2015 la Risoluzione della Settimana delle Nazioni in prigione". E ancora: "Mi appello al popolo americano a riaffermare i legami profondi con tutti i governi e le persone impegnate alla libertà, alla dignità e opportunità per tutti. "
 
'Global Research' dimostra nel suo articolo come la risoluzione in questione vanta una chiara identità nazista alla sua origine, dato che è stata scritta da Lev Dobriansky, anti-comunista di origine ucraina nato negli Stati Uniti, e voluta dal nazionalista ucraino Yaroslav Stetsko, braccio destro del famigerato nazista leader ucraino Stepan Bandera. Corsi e ricorsi della storia.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti