Fareed Zakaria della CNN chiede agli americani di "smetterla di ammirare Putin"

Senza voler esagerare, in Siria, Washington, Riyadh e Doha hanno fatto qualcosa di incredibilmente stupido

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Fareed Zakaria della CNN chiede agli americani di "smetterla di ammirare Putin"


Quando un paese fa qualcosa di incredibilmente stupido in politica estera, apre le porte alle critiche degli avversari che possono sbeffeggiarlo pubblicamente, e ii) utilizzare l'incompetenza lordo e il generale disprezzo per tutto ciò che si avvicina anche il buon senso, a loro vantaggio geopolitico. 
 
E, senza voler esagerare, scrive il blog americano ZeroHedge, in Siria, Washington, Riyadh e Doha hanno fatto qualcosa di incredibilmente stupido.
 
Hanno finanziato, armato e addestrato un miscuglio di estremisti sunniti nel tentativo di destabilizzare un governo considerato ostile agli interessi dell'Occidente e dei suoi alleati regionali. 
 
Dal punto di vista della sofferenza umana, i risultati sono stati semplicemente terribili: centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati.
 
Dal punto di vista reputazionale, i risultati sono stati altrettanto catastrofici. Non solo gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita, e il Qatar hanno dato una mano a creare un gruppo che voleva ricreare un califfato medievale, ma gli sforzi successivi per armare e addestrare i ribelli "moderati" sono falliri e il tutto si è concluso con l'ammissione imbarazzante che il "programma" del Pentagono - di schierare 5.400 combattenti entro la fine dell'anno - era riuscito a produrre solo "quattro o cinque" soldati con un costo per i contribuenti americani di 41 milioni di dollari.
 
E per finire, gli Stati Uniti hanno paracadutato centinaia di tonnellate di munizioni in mezzo al nulla, sperando che siano le persone "giuste" a raccoglierlo.
 
Considerato tutto questo potrebbe essere perdonabile essere un po' innamorati dei russi in questo frangente perché, in una straordinariamente elegante mossa di scacchi geopolitica, Vladimir Putin ha, tutto in una volta i) esposto il fatto che forse gli Stati Uniti hanno secondi fini nel decidere di non eliminare definitivamente d'ISIS, ii) ha segnato un ritorno trionfale per la Russia sulla scena mondiale, iii) ha rafforzato rapporti di Mosca con Teheran prima del riemergere di quest'ultima come una forza nel mondo dei paesi esportatori di petrolio, e iv) ha stabilizzato Bashar al-Assad in modo da stabilire una maggiore presenza russa in Medio Oriente. 
 
E questo è nello spazio di sole tre settimane. 
 
Questo è stato a a dir poco un'umiliazione per Washington ma ora gli Stati Uniti vogliono che tu sappia che è già abbastanza con il culto di Putin. Ecco allora Fareed Zakaria della CNN che chiede agli americani di "smetterla di ammirare Putin":
 
 
Vladimir Putin ha conquistato l'establishment della politica estera Usa. Un editorialista degli Stati Uniti 'ammira la "fermezza" che lo ha messo "in posizione di forza" in Medio Oriente. Un diplomatico veterano nota «E' il punto più basso, dalla Seconda Guerra Mondiale, per influenza degli Stati Uniti e l'impegno nella regione." Un esperto dichiara: "Era dalla la fine della Guerra Fredda, un quarto di secolo fa, che la Russia non era così assertiva o Washington così acquiescente".
 
E' vero che è da un quarto di secolo che Mosca non è così interventista al di fuori dei suoi confini. L'ultima volta che ha fatto questo genere di mosse, alla fine del 1970 e 1980, ha invaso l'Afghanistan e ha interferito in diversi altri paesi. All'epoca, i commentatori hanno similmente salutato quelle azioni come segni che Mosca stava vincendo la guerra fredda. Com'è andata poi per l'Unione Sovietica?
 
Ma Zakaria non si ferma qui e prosegue così:  
 
Washington ha deposto regime di Saddam Hussein in Iraq (vicino della Siria, con molte delle stesse tribù e divisioni settarie). Ha fatto molto di più in Iraq rispetto a qualunque cosa sia mai stata chiesta per la Siria, dispiegando 170,000 uomini e spendndo quasi due trilioni di dollari. Eppure ha causato una catastrofe umanitaria  - con circa 4 milioni di civili sfollati e almeno 150.000 morti. Washington ha deposto il regime di Muammar Gheddafi in Libia, ma ha scelto di lasciare la costruzione della nazione alla gente del posto. Nello Yemen, gli Stati Uniti hanno sostenuto un cambiamento di regime e nuove elezioni. Il risultato: una guerra civile che sta lacerando il paese.
 
E alla fine Zakaria salta direttamente a questo:
 
Coloro che sono così giusti e certi che il prossimo intervento salverà delle vite dovrebbero almeno mettere in pausa e riflettere sulle conseguenze umanitarie degli ultimi tre.
 
Per cui ZH commenta: Fareed, forse hai dimenticato che non è stata la Russia che ha addestrato e armato i gruppi che hanno fatto sprofondare la Siria in una guerra civile prima e in una guerra per procura poi, sono stati gli Stati Uniti ed i loro alleati regionali.

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