La popolarità di Vladimir Putin vola al 90%: è record

La popolarità di Vladimir Putin vola al 90%: è record

«Un tale livello di approvazione dell'operato del presidente è stato registrato soprattutto in relazione agli eventi in Siria, ai raid aerei russi contro le postazioni dei terroristi»

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


 di Eugenio Cipolla

L’attacco arrivato in mattinata dalla Casa Bianca, per gli uomini di Vladimir Putin, è il segno che al Cremlino, con la visita di Bashar Al Assad a Mosca, hanno fatto centro. Il presidente russo e quello siriano, nei giorni scorsi, hanno discusso sulle strategie future per risolvere il conflitto in Siria. Cosa che, a quanto pare, a Washington non hanno affatto gradito. «L’accoglienza da tappeto rosso per Assad – ha detto Eric Schulz, numero due dell’ufficio stampa della Casa Bianca – è in contrasto con l’obiettivo dichiarato dai russi di una transizione politica in Siria, visto che il capo di Damasco ha usato armi chimiche contro il suo stesso popolo». Accuse pesanti, quelle americane, che fanno parte dei continui botta e risposta Washington-Mosca su una guerra che sta diventando sempre più mediatica.

Sempre stamane, alcuni medici siriani e osservatori internazionali, citati dal Guardian, hanno accusato Mosca di aver bombardato tre ospedali pieni di civili su richiesta dello stesso Assad dall’inizio dell’intervento militare in Siria. Notizia che il ministero degli Esteri russo ha affrettato a smentire, attraverso la sua portavoce, Maria Zakharova. «Arrivano informazioni circa un attacco delle forze aeree contro un ospedale da campo in seguito al quale sono morte, secondo i dati dei media, 13 persone. La creatività dei media fa impressione. Da Londra peraltro è molto comodo mettere alla luce quello che succede in Siria senza andarci e senza aver la possibilità di raccogliere informazioni sul campo. Io vorrei smentire questa notizia».

Intanto i raid russi per colpire gli avamposti dello Stato Islamico continuano senza sosta. Nelle ultime 24 ore sono oltre 53 i raid compiuti, 72 gli obiettivi terroristici colpisti nelle province di Hama, Idlib, Latakia, Aleppo, Damasco e Deir ez-Zor. Ed è proprio per questo numero elevato che da Mosca, Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, ha definito “strana” la dichiarazione del Pentagono circa la riduzione di attività della coalizione per mancanza di obiettivi. «Noi abbiamo anche informazioni che i gruppi terroristici continuano a ricevere spedizioni di attrezzature e rinforzi dall'estero, questa è una tendenza molto pericolosa», ha detto Maria Zakharova ai giornalisti durante la conferenza stampa odierna. «Tali fatti ci costringono a ritornare sulla questione di quanto uno o l'altro delle parti negli eventi siriani sono coinvolti nella risoluzione del conflitto siriano e come questo obiettivo coincide con il finanziamento e supporto tecnico dei gruppi armati anti-governativi».

Se sul fronte esterno Putin continua a lavorare incessantemente sulla crisi siriana per consolidare il ruolo di leadership che è riuscito a ritagliarsi negli ultimi mesi, sul fronte interno il capo del Cremlino può esultare. Il suo indice di gradimento ha raggiunto il massimo storico, sfiorando il 90%. A rivelarlo è stato un sondaggio diffuso dall’istituto demoscopico VTsIOM e rilanciato dalle agenzie di stampa russe. A favore del suo operato si è espresso l’89,9% degli intervistati, segno che ai russi la determinazione di Putin piace. Si tratta di un risultato che demolisce il precedente record del giugno 2015, quando il capo del Cremlino si era attestato all’89,1%.

«Un tale livello di approvazione  dell'operato del presidente è stato registrato soprattutto in relazione agli eventi in Siria, ai raid aerei russi contro le postazioni dei terroristi», sottolineano gli esperti di VTsIOM, che ricordano come da oltre un anno e mezzo l'approvazione per la politica di Putin viaggi sopra l'80% dei consensi. «Il suo gradimento è iniziato a salire nella primavera del 2014, sullo sfondo dell'annessione della Crimea e di Sebastopoli alla Russia: a marzo 2014 era in media del 76,2%, ad aprile dell'82,2% a maggio dell'86,2%». Ed ora, dopo nemmeno un anno e mezzo, siamo arrivati quasi al 90%.

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti