Militari turchi arrestati con l'accusa di "tradimento" per aver intercettato un carico di armi destinato ai terroristi in Siria
Le autorità turche hanno accusato di tradimento e arrestato tre militari turchi che hanno partecipato all'ispezione di un convoglio di armi dei servii segreti turchi, destinato a gruppi terroristici in Siria.
Il Generale Ibrahim Aydin, il colonnello in pensione Burhanettin Cihangiroglu e il generale Hamza Celepoglu sono stati convocati in tribunale riguardo il controllo di tre camion appartenenti al Servizio di intelligence nazionale della Turchia (MIT, il suo acronimo in turco) nel 2014. Le autorità turche hanno accusato i 3 militari di formare e guidare un gruppo terroristico, così come di fare spionaggio etentativo di rovesciare il governo, ha riportato il Daily News.
In precedenza, l'indagine dei militari aveva portato alla luce che il MIT trasportava armi e rifornimenti ai terroristi in camion con la copertura degli aiuti umanitari. Un ruolo importante nel rivelare questa notizia è stato svolto dal quotidiano "Cumhuriyet" (La Repubblica, in turco). In seguito il capo redattore del giornale è stato imprigionato dalla pubblica accusa nel processo in corso con i capi di imputazione di spionaggio e tradimento. In particolare, è accusato di avere rivelato informazioni sul convoglio di armi inviate agli estremisti in Siria presumibilmente da parte del governo turco.
Le autorità turche, a loro volta, hanno dichiarato che i camion trasportavano aiuti umanitari ai turkmeni in Siria, ma i media, invece, hanno svelato la presenza di armi a bordo dei veicoli. Lo scorso aprile per lo stesso caso, sono stati arrestati 17 militari turchi, il mese successivo l'ex capo della gendarmeria e quattro magistrati nella provincia di Adana.