Il governo russo comprerà 200 aerei da combattimento e 30 navi da guerra
Intanto domani a Mosca arriverà in visita ufficiale il segretario di Stato Usa, John Kerry
di Eugenio Cipolla
In attesa della conferenza stampa di fine anno, in programma per il 17 dicembre, che vedrà impegnato Vladimir Putin e per la quale si sono accreditati oltre 1.400 giornalisti, c’è un sondaggio tra le mura del Cremlino che sta galvanizzando lo staff del presidente russo. Lo ha reso noto qualche giorno fa il centro indipendente Levada: la stragrande maggioranza dei russi, l’85% per essere esatti, ritiene che sia meglio essere un cittadino russo rispetto a qualsiasi altro paese. Una percentuale in aumento, se si pensa che lo scorso anno, subito dopo lo scoppio della crisi ucraina e la riunificazione con la Crimea, a pensarla così era solo il 78%.
Negli ultimi vent’anni il sentimento patriottico dei russi è aumentato vertiginosamente. Nel 1996, tre anni prima dell’avvento di Vladimir Putin, solo il 36% dei russi era orgoglioso del proprio paese. L’81%, invece, riteneva che in Russia si verificassero situazione che facevano “vergognare” della propria provenienza e delle proprie origini. L’exploit si è avuto negli ultimi tre anni. Nel 2012, all’inizio del terzo mandato di Putin, coloro che non andavano fieri del paese erano ancora la maggioranza (52%). Il boom vero e proprio si è avuto con la crisi in ucraina e la guerra in Siria. Dopo l’inizio dei raid sulle postazioni Isis, il 55% non si vergogna del proprio paese, mentre il 68% ha rilevato una maggiore influenza di Mosca nel mondo. Risultati, questi, ritenuti molto positivi dall’innner circle del Cremlino.
Ad ogni modo è sempre il fronte militare ad essere tra le priorità della politica russa. Il governo di Mosca, infatti, ha intenzione di acquistare ogni anni circa 200 tra aerei ed elicotteri da combattimenti una trentina di navi, sia di superficie che sottomarine, e 600 mezzi corazzti. Ad annunciarlo è stato il viceministro della Difesa, Valery Gerasimov. «Intendiamo acquistare annualmente fra 70 e 100 aerei, oltre 120 elicotteri, fino a 30 navi da superficie, sottomarine e d'appoggio e fino a 600 blindati», ha detto subito dopo una riunione con i vertici militari russi a Mosca.
Nei piani del governo russo c’è uno sviluppo sempre maggiore della Marina e delle forze aeree. «Il nostro compito – ha aggiunto Gerasimov – sarà di mantenere lo stato delle forze strategiche, tanto difensive quanto offensive, a un livello che garantisca il compimento delle missioni di contenimento delle aggressioni contro la Russia e i suoi alleati». E’ per questo che entro il 2021 il totale di armi e mezzi militari moderni nell’esercito russo sarà circa il 70%.
Intanto domani a Mosca arriverà in visita ufficiale il segretario di Stato Usa, John Kerry. Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, ha fatto sapere che non esclude la possibilità di un incontro tra Putin e Kerry. E al centro della discussione potrebbero esserci proprio la Siria e la lotta al terrorismo.