Carlos Lopes Pereira: "La Cina è un amico leale dei popoli africani"

Carlos Lopes Pereira: "La Cina è un amico leale dei popoli africani"

Johannesburg, 4-5 dicembre 2015: si rafforza l' Associazione strategica tra l'Africa e la Cina

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di Carlos Lopes Pereira | da “Avante!”, settimanale del Partito Comunista Portoghese
Traduzione di Marx21.it
 
Johannesburg, 4-5 dicembre 2015: si rafforza l' Associazione strategica tra l'Africa e la Cina
 
La Cina e l'Africa hanno concordato di rafforzare le loro già eccellenti relazioni politiche ed economiche, elevandole al livello di “associazione strategica integrale di cooperazione”.
 
Durante il vertice del Forum di Cooperazione Cina-Africa (Focac), a Johannesburg, il 4 e 5 di questo mese, il presidente Xi Jinping ha annunciato maggiori investimenti e ha parlato di una nuova era della cooperazione. Il forum, creato 15 anni fa, raggruppa la Cina e 50 dei 54 paesi africani e la loro organizzazione continentale, l'Unione Africana.
 
Questi legami di amicizia sono antichi e risalgono agli anni 60 del XX secolo, con l'aiuto di Pechino alla lotta di liberazione dei popoli africani. Allo scopo di approfondire queste relazioni, il dirigente della seconda maggiore potenza economica mondiale ha ora suggerito di rafforzare “quattro importanti capisaldi”.
 
Un primo elemento essenziale ha a che vedere con l'accettazione dei principi di uguaglianza politica e di fiducia reciproca. Jinping, citato dalla agenzia di notizie Xinhua, ha affermato che “la Cina crede fermamente che l'Africa appartiene al popolo africano e che gli affari africani devono essere trattati dagli africani”.
 
Sul piano economico, la Cina e l'Africa devono continuare ad essere coinvolte nella cooperazione reciprocamente vantaggiosa, centrata in questa fase sulla capacità produttiva, sulla costruzione di reti regionali di trasporto e sull'industrializzazione.
 
In ambito culturale, la Cina e l'Africa, “entrambe con una antica e splendida civiltà”, devono conoscersi meglio e concentrarsi nell'interscambio tra giovani, donne, gruppi di esperti, organizzazioni mediatiche e università.
 
Un quarto aspetto fondamentale è quello della sicurezza. Le due parti serreranno le file in questo settore e la Cina appoggia l'Africa “nella risoluzione dei problemi africani alla maniera africana” ed è pronta ad aiutare il continente a migliorare la capacità di salvaguardare la pace e la sicurezza.
 
Infine, Xi Jinping ha fatto appello all'unità e al coordinamento sino-africano nelle questioni internazionali e nella difesa congiunta degli interessi comuni. E ha assicurato che la Cina continuerà a battersi per un maggiore peso dell'Africa nello scenario mondiale.

 
Un amico leale dei popoli africani
 
Per allargare la cooperazione con l'Africa, la Cina concretizzerà nei prossimi tre anni una decina di programmi.
 
Il maggior pacchetto abbraccia le aree dell'industrializzazione, della modernizzazione agricola, delle infrastrutture, dei servizi finanziari, dello sviluppo verde, del commercio e della facilitazione degli investimenti, della riduzione della povertà, della salute pubblica, dell'interscambio tra le persone e della pace e sicurezza.
 
La Cina concederà 60 miliardi di dollari in sostegni finanziari. La somma include cinque miliardi in sovvenzioni e prestiti senza interessi, 35 miliardi in prestiti a tassi preferenziali e crediti per l'esportazione, cinque miliardi in capitale addizionale per il Fondo di Sviluppo Cina-Africa, altri cinque miliardi per le piccole e medie imprese e, ancora, 10 miliardi come capitale iniziale del fondo di cooperazione per incrementare la capacità produttiva.
 
Cercando di rispondere al bisogno di personale qualificato, i cinesi creeranno vari centri professionali e scuole regionali per la preparazione di 200.000 tecnici africani, nello stesso momento in cui assicureranno la formazione di 40.000 quadri in Cina.
 
Per la riduzione della povertà, saranno lanciati 200 progetti e programmi speciali centrati sulle donne e sui bambini. E Pechino annullerà o ridurrà alcuni debiti dei paesi africani meno avanzati.
 
Per aiutare l'Africa ad accelerare la modernizzazione agricola, la Cina attuerà progetti di sviluppo agricolo e di elevamento del livello rurale in 100 villaggi africani, invierà 30 squadre di esperti agricoli e creerà un meccanismo di cooperazione tra istituti di ricerca agricola delle due parti.
 
Per quanto riguarda il settore della sicurezza, la Cina offrirà un aiuto di 60 milioni di dollari all'Unione Africana per rendere operativa una forza militare permanente con capacità di risposta immediata alle crisi.
 
A margine del vertice di Johannesburg, Xi Jinping ha avuto incontro con i suoi omologhi del Sudafrica, Jacob Zuma, ospitante l'evento, e dello Zimbabwe, Robert Mugabe, che guida l'Unione Africana, e con i presidenti di Angola, José Eduardo Dos Santos, e del Mozambico, Filipe Nyusi, tra gli altri.
 
L'annuncio dell'approfondimento delle relazioni tra la Cina e l'Africa è stato accolto con soddisfazione dai dirigenti africani, preoccupati per gli effetti del “rallentamento” dell'economia cinese e della caduta dei prezzi delle materie prime.
 
La Cina continuerà ad essere il principale partner commerciale dell'Africa e, con le sue scelte di non ingerenza e di cooperazione con reciproco vantaggio, un amico leale dei popoli africani.

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