L'amore per i nemici? "Gli Usa evacuano i leader dell'Isis in Irak in destinazioni ignote"
Haidar al-Husseini al-Ardavi, capo delle forze armate sciite in Iraq denuncia gli Stati Uniti
Haidar al-Husseini al-Ardavi, capo delle forze armate sciite in Iraq, denuncia l'interferenza degli Stati Uniti come la causa del ritardo nelle operazioni militari contro i terroristi dello Stato islamico.
Come riportato dall'agenzia di stampa Fars e rilanciato oggi da RT, al-Arsdavi sostiene che "Washington ha in programma di evacuare i leader dei terroristi in una destinazione sconosciuta."
L'esercito iracheno e i militanti del Fronte Popolare, con il sostegno delle forze aeree della coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno condotto un'operazione antiterrorismo nelle città di Ramadi e Falluja, nella provincia di Al Anbar.
I jihadisti sono entrati nella città di Ramadi a maggio e martedì le forze irachene hanno iniziato l'offensiva per la liberazione del territorio, di importanza strategica per il controllo del territorio e città chiave per l'Isis. Scrive oggi su Facebook Alberto Negri come: "Per l’Isis si tratta della sconfitta più pesante negli ultimi 18 mesi e contraddice i discorsi trionfalistici del suo capo Al Baghdadi. In realtà il Califfato ha perso circa il 15-20% dei territori che aveva sotto controllo un anno fa. Ma attenzione: bisogna essere prudenti prima di affermare che l’Isis è in rotta. La strategia del Califfato è stata sempre quella di conquistare le città ma di mantenere il meglio delle sue truppe fuori dai centri abitati. Anche per questo i raid della coalizione internazionale hanno spesso effetti limitati: l’Isis si fa scudo della popolazione civile, iracheni e siriani sono i veri ostaggi di questa guerra. La gestione politica della riconquista di Ramadi e le relazioni che saranno instaurate con i sunniti saranno un’importante banco di prova per il governo a maggioranza sciita di Baghdad: gli errori del passato sono stati pagati duramente con l’avanzata dell’Isis".
Circa 2.000 militanti dello Stato islamico e di Al Nusra, inoltre, hanno abbandonato domenica il sud di Damasco grazie alle operazioni aeree russe e all'avanzata dell'esercito siriano come vi ha riportato ieri l'Antidiplomatico.
Questa infografica, pubblicata oggi da Rt, aiuta a comprendere meglio la situazione attuale del rebus del Medio Oriente, senza mai dimenticare che la maggior parte dei castelli di carta creati dall'occidente in questi anni sono crollati il giorno che la Russia ha deciso di non lasciare che l'Isis entrasse a Damasco.