Su richiesta della Russia, l'Onu sollecita la Turchia a rispettare il diritto internazionale in Siria

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Ieri, martedì 16 febbraio, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, su iniziativa della Russia, ha tenuto consultazioni in relazione al bombardamento da parte della Turchia contro le forze curde in Siria. Nel corso delle consultazioni a porte chiuse è stata sollevata la questione delle forniture di armi da Ankara, la destabilizzazione e l'aggressione costante contro il territorio siriano. 
 
Come riportato da RIA Novosti, la Russia ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di costringere la Turchia a fermare le sue "azioni inaccettabili" in Siria. Mosca ha invitato i partner a lavorare affinchè Ankara smetta di destabilizzare la situazione in Siria, ha detto il  vice rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Vladimir Safronkov.
 
"Sollecitiamo tutti i nostri partner a lavorare con la Turchia per fermare queste azioni inaccettabili", ha detto Safronkov ai giornalisti. Secondo il diplomatico russo, questo è un tentativo di inviare un messaggio chiaro ad Ankara attraverso il  Consiglio di Sicurezza, che è in stretto contatto con la Turchia.
 
In seguito alle consultazioni, il Consiglio di sicurezza ha espresso la propria preoccupazione per i recenti attacchi da parte delle forze armate turche in Siria e ha esortato la Turchia a rispettare il diritto internazionale. L'Ambasciatore venezuelano Rafael Ramirez, che presiede il Consiglio questo mese, ha detto che i 15 paesi hanno preso all'unanimità questa decisione, anche se con diversi gradi di preoccupazione.   

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