La ripicca di Erdogan contro Putin: la Turchia regala attrezzature militari all’Ucraina
Domani il presidente ucraino Petro Poroshenko si recherà in visita ufficiale in Turchia
di Eugenio Cipolla
La crisi che da due anni ha colpito i rapporti tra Russia e Ucraina si sta trascinando dietro una scia di veleni e vendette. Nonostante ieri il segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon abbia esortato i leader mondiali a fare di più per risolvere i conflitti in diverse aree di crisi, tra cui l’Ucraina, c’è ancora chi soffia sul vento della guerra. Domani, ad esempio, il presidente ucraino Petro Poroshenko si recherà in visita ufficiale in Turchia, per alcuni colloqui con alti funzionari del governo. Fra questi dovrebbe incontrare anche Recep Tayyip Erdogan e il premier Ahmet Davatoglu.
L’agenda di Poroshenko ad Ankara è davvero fitta. In programma ci sarà anche un meeting del Consiglio strategico ucraino-turco e diversi incontri con esponenti del mondo del commercio e delle imprese. Questo perché Kiev, da diversi mesi, complice la rottura dei rapporti Putin-Erdogan, in seguito all’abbattimento di un caccia russo al confine tra Siria e Turchia, vede Ankara come un possibile partner strategico per il futuro. Già a febbraio i premier dei due paesi, Davatoglu e Yatsenyuk, si erano accordati circa la possibilità di istituire una zona di libero scambio, arenatasi nel 2013 e tornata attuale in seguito a questo consolidamento dell’asse Turchia-Ucraina.
Proprio in quest’ottica, ieri a Istanbul è arrivata la nave ammiraglia della Marina ucraina “Hetman Sahaidachny” che, secondo quanto riportato dal quotidiano di Odessa “Duma”, ritirerà materiale militare dalla Turchia. «Il fiore all’occhiello delle forze navali ucraine – si legge – partita da Odessa è arrivata in Turchia. […] Qui visiterà una della basi navali turche e potrà raccogliere il materiale a disposizione delle forze armate ucraine». Stando a fonti militare di Kiev, la Turchia ha concesso il trasferimento gratuito in Ucraina di attrezzature militari per un valore vicino al milioni di dollari. Si tratta perlopiù di giubbotti antiproiettile, attrezzatura per basi mobili e altro materiale militare.
Una mossa che in molti vedono come una ripicca di Erdogan nei confronti di Putin per le sanzioni russe che hanno colpita l’economia turca. Per il momento il Cremlino si è rifiutato di commentare ufficialmente, ma nei corridoi di palazzo si parla di profonda irritazione da parte dello staff del presidente russo Putin.
Intanto, sul fronte politico interno, l'Ucraina potrebbe avere un nuovo premier già questa settimana. «Da Kiev arrivano informazioni che il ministro delle Finanze Yaresko può essere nominata premier già questa settimana», ha scritto su Twitter l’ex ambasciatore Usa in Ucraina, Steven Pifer. Fonti presidenziale, interpellate dal quotidiano ucraino Pravda, affermano che Yaresko ha accettato l’offerta di Poroshenko dettando precise condizioni. Tra queste una composizione tecnocratico di governo senza quote di partito, un dialogo diretto con le fazioni parlamentari e l’assenza di pressioni politiche sull’operato di governo. Ma tutto è ancora da scrivere. L’imprevedibilità della politica ucraina è ormai nota.