Kiev: anziani antifascisti mettono in fuga i neonazisti della Azov

2497
Kiev: anziani antifascisti mettono in fuga i neonazisti della Azov



di Fabrizio Poggi per Contropiano

Come recita quel bizzarro adagio britannico: “le cronache riferite dai giornali sono tutte veritiere, tranne quelle che raccontano dei fatti cui hai assistito direttamente”. Quantomeno, le cronache non sono sempre complete.

Orbene, lo scorso 17 marzo, a Kiev, nel 25° anniversario del referendum che in Urss aveva visto la schiacciante vittoria del Sì al mantenimento dell’Unione Sovietica, un meeting della coalizione “Opposizione di sinistra” (cui partecipavano in maggioranza persone anziane) a favore di quei risultati poi disattesi dalla dirigenza eltsiniano-gorbacioviana, era stato attaccato alla maniera fascista da “attivisti civili” del battaglione neonazista Azov. Nel corso dell’assalto, che la polizia si era ben guardata dall’ostacolare, un anziano era stato colpito alla testa; ma l’autoambulanza, avvertita dai manifestanti, aveva preso tutto il tempo possibile prima di arrivare sul posto. E lo stesso 17 marzo, gli “azovisti” si erano affrettati a tessere le lodi di se stessi, per aver “disperso un meeting dei separatisti”, come vengono definiti in Ucraina non solo milizie e civili del Donbass, ma tutti coloro che manifestano la pur minima resistenza e opposizione al potere golpista.

Sin qui la cronaca. Oggi l’agenzia Novorosinform pubblica alcuni video dell’accaduto, che testimoniano come, ancora una volta, i fascisti si siano comportati da par loro: vero che i neonazisti di Azov hanno attaccato il meeting; vero che hanno pestato diversi anziani. Ma i baldi giovani di Azov, che nell’occasione non avevano rispettato la regola fascista del 10 contro 1, sono stati respinti a suon di legnate e messi in fuga da anziani pensionati per nulla intimoriti dalla provocazione.

In questo i neonazisti ucraini non si differenziano dallo “stile” fascista classico: “prodi” e baldanzosi quando hanno le spalle protette dalla forza dello stato; pavidi e pronti alla fuga quando gli assaliti non si lasciano intimorire. Come a Scandicci nel marzo o a Sarzana nel luglio 1921, oppure a Parma nell’agosto 1922; così oggi in Ucraina, quando le armi (o i bastoni) sono pari, i fascisti se la danno a gambe.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!  di Giuseppe Masala Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!

Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani” di Michelangelo Severgnini “Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti