Embargo criminale in Siria: Renzi può fermare il massacro dell'UE entro il 31 maggio
Nel suo ultimo post Facebook, Manlio Di Stefano, capogruppo del M5S alla Commissione Affari Esteri della Camera, ha denunciato il criminale embargo imposto dal 2011 dall'Unione Europea alla Siria. L'appello dell'anno scorso delle monache trappiste che operano in Siria non merita ulteriori commenti: "È veramente ora di finirla con questa vergogna.. Si sa benissimo che queste misure non colpiscono affatto chi è al potere. Le sanzioni colpiscono la gente, ed in modo durissimo… Niente materie prime per lavorare, niente medicinali, anche per le malattie gravi. Tutto carissimo, i prezzi degli alimenti sono arrivati a dieci volte tanto... Senza lavoro, in un paese in guerra, dilaga la violenza, la delinquenza, il contrabbando, la corruzione, la speculazione, l'insicurezza. Questi, sono i frutti delle sanzioni."
Renzi avrà la possibilità di dire no a questo crimine. Il Consiglio Europeo necessita dell'unanimità per rinnovare l'embargo. Alla prossima lacrima di Mogherini o al prossimo articolo italiano che citerà l'Osservatorio siriano dei diritti umani con sede a Londra ma non dirà una parola sulle sanzioni, ricordate che il primo violatore oggi dei diritti umani in Siria è l'Unione Europea, sia come fiancheggiatrice diretta dei ribelli poi non tanto moderati, sia affamando la popolazione.