Deliberata negligenza? Un leader siriano legato ad Al Qaeda ha visitato liberamente gli Stati Uniti

Deliberata negligenza? Un leader siriano legato ad Al Qaeda ha visitato liberamente gli Stati Uniti

Labib al Nahhas, che si è presentato come "il capo di Relazioni politiche esterne della Ahrar al Sham", ha trascorso diversi giorni a Washington lo scorso dicembre.

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Labib al Nahhas
, capo del gruppo armato Ahrar al-Sham, che ha legami con Al Qaeda, non ha avuto problemi ad entrare negli USA con un passaporto europeo, lo ha riferito il sito web di notizie McClatchy DC.
 
Nahhas, che si è presentato come "capo delle Relazioni politiche esterne di "Ahrar al Sham", è arrivato lo scorso dicembre nella capitale degli Stati Uniti per una visita che è durata un paio di giorni. Il rapporto riferisce di "quattro persone con conoscenza diretta del viaggio". Una di loro ha detto che Nahhas aveva raggiunto gli USA per parlare con "terzi individui". Altre fonti hanno raccontato che Nahhas era a Washington per incontrare i diversi gruppi di pressione e ricercatori provenienti dal Medio Oriente.
 
Ahrar al-Sham è una organizzazione che abbraccia una pratica salafita molto rigorosa dell'Islam sunnita e che ha combattuto alleandosi con i terroristi legati ad Al Qaeda. A metà maggio, Ahrar al Sham ha ammesso il suo coinvolgimento in un sanguinoso attacco alla città siriana di Al Zara insieme con i combattenti del gruppo terroristico di Al-Nusra.
 
L'attacco ad Al Zara è avvenuto dopo che Washington aveva rifiutato di accettare la proposta della Russia alle Nazioni Unite di definire come organizzazione terroristica Ahrar al Sham, insieme ad un altro movimento estremista, Jaish al Islam.
 
Il Dipartimento di Stato USA sostiene di non sapere nulla della visita di Nahhas
 
La redazione di RT ha chiesto al portavoce del Dipartimento di Stato nordamericano, Mark Toner, se i funzionari degli Stati Uniti fossero a conoscenza della visita di Nahhas. Toner ha risposto che il suo ufficio non ne sapeva assolutamente nulla. "Non sono sicuro che ne fossimo al corrente", ha detto Toner. "Penso non vi sia stato alcun incontro qui, ad ogni modo ... non posso parlare della registrazione del suo visto. È una questione di privacy, quindi non posso rendere noti dettagli sull'eventuale rilascio di un visto a Nahhas per visitare gli Stati Uniti."

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