Deutsche Bank rileva la vera ragione del mancato rimpatrio di oro tedesco dalla Fed

Deutsche Bank rileva la vera ragione del mancato rimpatrio di oro tedesco dalla Fed

E l'obiettivo degli Usa ora si sposta verso la Svizzera e il suo referendum...

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Dopo l'annuncio trionfante nel gennaio 2013 fatto dalla Bundesbank per rimpatriare le 674 tonnellate di oro presenti nella Fed di New York e nella Banca centrale francese, un anno dopo la Bundesbank ha dovuto ammettere che delle 84 tonnellate di oro che contava di riprendere durante i 12 mesi ne aveva ottenute solo 37 (e solo 5 dalla FED).
 
La Bundesbank ha spiegato il tutto sostenendo come i trasporti da Parigi sono più semplici e, pertanto, sono stati in grado di avviarli rapidamente. Ma la domanda che si pone Zero Hedge è: “come avviene esattamente un trasporto di tonnellate di oro? E perché dovrebbe essere più semplice da Parigi che non da New York? Il viaggio dalla Fed avviene in auto lungo la parte inferiore dell'Atlantico e l'oro francese da uno scooter fuori dal paese?”
 
Presumibilmente, c'era un altro motivo, continua ad ironizzare il blog americano che si è occupato spesso della questione: "Il metallo prezioso conservato a Parigi ha già la forma allungata con i bordi smussati dello "standard London Good Delivery”, mentre i lingotti nella Fed hanno ancora una forma precedente e la capacità delle fonderie americane è al momento limitata”.

La farsa si è conclusa nel mese di giugno di quest'anno, quando, invece di continuare con le ipocrisie, la Germania ha semplicemente rinunciato nel suo intento, fornendo una ragione ancora più ridicola del trasporto o della scritta sui lingotti. Berlino ha improvvisamente deciso che il suo oro era al sicuro nelle mani degli americani. "Gli americani stanno prendendo cura del nostro oro," ha dichiarato Norbert Barthle, il portavoce per le questioni di bilancio di Angela Merkel in Parlamento. "Oggettivamente, non c'è assolutamente alcun motivo di sfiducia."

Non una sola parola di più sul rimpatrio oro fallito. Fino a questa settimana, quando Deutsche Bank ha rivelato al mondo la vera ragione che sta dietro il fallimento. Dalla relazione speciale di Robin Winkler:
All'inizio del 2013, la Bundesbank ha annunciato di voler rimpatriare 300 tonnellate di oro conservato negli Stati Uniti entro il 2020. E' in notevole ritardo, citando difficoltà logistiche. Eppure, con maggiore probabilità, sono le difficoltà diplomatiche la causa principale del ritardo, dato che la Bundesbank ha dimostrato la sua capacità di organizzare i trasporti in oro su larga scala. Nei primi anni 2000, la Bundesbank ha rimpatriato 930 tonnellate di oro tedesco detenute dalla Banca d'Inghilterra.
 
Perché se qualcuno sa cosa è realmente accaduto dietro le quinte in Germania, e al suo interno porte chiuse presso la Bundesbank, è Deutsche Bank, uno dei motori decisionali principali a Berlino. Non erano il trasporto, i "buoni standard di consegna", o “è al sicuro nelle mani degli americani" le preoccupazioni, ma esattamente l'opposto: la Germania è stata messa sotto pressione per mantenere il suo oro in Stati Uniti per una scelta "diplomatica" della Fed, con la minaccia della stabilità dei prezzi a cui tiene tanto la Bundesbank.
 
Ora, conclude Zero Hedge, la domanda è, quanto sarà la pressione “diplomatica” degli Stati Uniti la Svizzera per assicurarsi che il suo referendum sul rimpatrio del suo oro non riesca. Perché se la Germania ha fallito nell'ottenere le sue 674 tonnellate di oro nel 2013, la Svizzera ha un obiettivo che è doppio...

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti