Il referendum svizzero un revival di "sei mila anni di bolle dell'oro"

Il referendum svizzero un revival di "sei mila anni di bolle dell'oro"

"Il misticismo sull'oro è un sistema chiuso di credenza, quasi religioso".

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Cinque milioni di svizzeri voteranno domenica in un referendum che chiede di obbligare la Banca Nazionale svizzera nel rimpatriare tutto il suo oro dalla Gran Bretagna e dal Canada; di aumentare le sue dotazioni di lingotti al 20% delle riserve estere complessive. Dotazioni che dovranno essere permanenti.
 
Il referendum “Save Our Swiss Gold” spiega Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph è un tentativo valido soprattutto per i nostalgici dell'oro nel paese e il Partito popolare svizzero di far tornare il mondo di nuovo ai tempi del Gold Standard internazionale. “E 'un urlo primordiale contro il Quantitative Easing e la creazione di moneta ad oltranza da parte delle principali banche centrali”, prosegue il Columnist del Telegraph.
 
Eppure c'è un grave handicap. La Banca nazionale svizzera (BNS) è il maggiore stampatore di moneta in termini relativi, supera di gran lunga la Banca del Giappone, per non parlare della Federal Reserve o la Bank of England - meri dilettanti al suo confronto. La BNS ha incrementato il proprio bilancio a un colossale 83% del PIL in un immenso - ma pienamente giustificato - sforzo per fermare l'apprezzamento del franco svizzero oltre 1,20 per un euro, e per scongiurare la deflazione. La Bns ha mantenuto la promessa di stampare tutto ciò che è necessario per acquistare obbligazioni estere e difendere il tasso di cambio. È stato fedele alla sua parola dal 2011.
 
A un certo punto si è rastrellata metà dell'intera emissione delle obbligazioni sovrane della zona euro ogni mese, un'azione che la Banca centrale europea Mario Draghi può solo sognare. Durante la crisi del debito della zona euro, Standard & Poor ha anche accusato la BNS di diventare un condotto per la fuga dei capitali, attraverso la Svizzera, per titoli tedeschi, olandesi e francesi, e quindi aggravando indirettamente la spaccatura di Eurolandia tra Nord e Sud.
 
Il risultato di questo vero e proprio Blitz, prosegue il Columnist del Telegraph, è che la BNS ha ora un bilancio di 522 miliardi di dollari. Solo il 7.5% di questo è in oro (circa 1.040 tonnellate). Si dovranno, se dovesse passare il referendum, acquistare 1.733 tonnellate per raggiungere il mandato di destinazione del 20% entro il 2019. Ma si tratta di un'ipotesi che ha delle implicazioni molto precise.

La produzione annuale da tutte le miniere del mondo è di circa 2.500 tonnellate. Va considerato, in secondo luogo, che l'anno scorso le banche centrali  - guidate da Russia e altri stati BRICS - hanno acquistato 367 tonnellate . erano acquirenti netti e la BNS non troverà altri istituti pronti a vendergli l'oro. Willem Buiter di Citigroup ha commentato in modo molto ironico il piano svizzero e il feticismo verso l'oro in un rapporto dal titolo: una bolla rivisitata vecchia di 6000 anni. "Rendere illegale la vendita di qualsiasi dotazione dell'oro che la banca centrale possiede o che acquisterà in futuro renderebbe inutile l'oro come riserva internazionale. Lo stock di oro non può mai essere utilizzato per interventi sul mercato dei cambi e non può essere utilizzata come garanzia. L'oro diventa inutile come riserva di valore di qualsiasi tipo. Il suo valore è quindi pari a zero". E poi ci sono le implicazioni di costi e ambientali: "Il costo e rifiuti necessari per estrarre l'oro sono notevoli. Storicamente, l'oro è stato estratto dai suoi minerali utilizzando mercurio, un metallo tossico, che, per la maggior quantità viene rilasciato nell'atmosfera. Oggi, il cianuro viene usato al suo posto. Fuoriuscite di cianuro (che si verificano regolarmente) possono spazzare via la vita nei corpi d'acqua interessati. Dal punto di vista di efficienza sociale, l'estrazione di nuovo oro e lo stoccaggio costoso dell'oro esistenti a fini di investimento sono attività inutili", ha concluso Buiter.
 
Inutile dire, prosegue A. Evans-Pritchard, che la BNS è inorridita dal referendum. "L'iniziativa è pericolosa. Il divieto di vendita sarebbe compromesso in modo molto serio. Il nostro spazio di manovra per la politica monetaria anche", ha dichiarato Thomas Jordan, il presidente della banca centrale. La BNS ha avvertito che il divieto delle vendite di oro potrebbe creare il caos una volta che la banca inizia a ridursi nuovamente il proprio bilancio. Potrebbe infine essere necessario impegnarsi nella creazione di denaro, perché non avrebbe alcun reddito da capitale obbligazionario, l'esatto contrario di ciò che gli appassionati d'oro intendono. "Gestire il livello dei tassi di interesse e l'offerta di moneta sarebbe possibile solo attraverso il passivo dello stato patrimoniale; in pratica mediante l'emissione di propri certificati di debito fruttifero della BNS (BNS Bills ). Questo avrebbe gravi conseguenze finanziarie: la BNS potrebbe quindi trovarsi in una situazione in cui potrebbe finanziare unicamente le spese correnti, mediante la creazione di moneta", ha precisato il presidente della Banca centrale svizzera.

L'ultimo sondaggio mostra il " No " avanti al 47% contro il 38% per il si. Eppure l'ondata revival dell'oro è una finestra nella nostra epoca, un fenomeno antropologico sottolinea il Columnist del Telegraph. Si sta combattendo una battaglia di retroguardia, con campagne ben organizzate per forzare un cambiamento nella politica monetaria. La banca centrale olandese ha rimpatriato 122 tonnellate di New York. La Bundesbank è alla ricerca di rimpatriare il suo oro a casa per placare il movimento "Riportiamo a casa il nostro Oro" con alleati anche nel Bundestag.
 
Il prezzo dell'oro ha raggiunto un picco a 1921 dollari l'oncia nel settembre 2011, dopo un aumento quasi otto volte dalla fine degli anni 1990. Da allora è sceso a 1.194 dollari, con  Societe Generale che si aspetta che calerà anche di più fono a 826 dollari per il periodo 2016-2019. Per molti appassionati d'oro, questa battaglia è un attestato di fede contro il fatto che il QE possa innescare una spirale inflazionistica. Eppure sono passati diversi anni dal Gold Standard e gran parte del mondo sta languendo in condizioni deflattivi. I loro modelli economici sono chiaramente sbagliati, eppure, conclude Ambrose Evans Pritchard, il misticismo sull'oro è un sistema chiuso di credenza, quasi religioso. 

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti