La Russia promette rappresaglie contro gli Stati Uniti per la creazione di una guardia di frontiera in Siria
Indignato per l'addestramento di 30.000 miliziani arabo-curdi sul confine turco-siriano da parte degli Stati Uniti, il capo del Comitato di difesa della Camera bassa (Duma) del parlamento russo, l'ammiraglio Vladimir Shamanov, promette misure di rappresaglia a questo proposito.
"[Tale comportamento della cosiddetta coalizione guidata dagli USA] è un affronto diretto [con gli interessi della Russia], e noi e i nostri colleghi di certo ci impegnamo per alcune misure che stabilizzino la situazione in Siria". Lo ha dichiarato nella giornata di domenica il capo del Comitato di difesa della Camera bassa (Duma) del Parlamento russo, l'ammiraglio Vladimir Shamanov.
Sempre ieri è emersa la notizia che la cosiddetta coalizione contro il gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo), guidato da Washington, ha formato un nuovo esercito, composto da 30.000 curdo-arabi in Siria, le cosiddette 'forze democratiche siriane' (FDS) -, che dovrebbero essere utilizzate come "guardie di frontiera".
Da parte sua, il Vice Presidente della Commissione Difesa della Duma russa, Yuri Shvitkin ha anche condannato, nello stesso giorno l'azione degli Stati Uniti in Siria, mostrandosi convinto che gli statunitensi obiettivi sinistri in Medio Oriente. Secondo quest'ultimo la misura è un "ovvio tentativo" di far rivivere i"ribelli", che, ha aggiunto, possono fluire dai paesi vicini della Siria, cioè l'Iraq. Egli ha sottolineato, inoltre, che con questo, Washington può "raggiungere i suoi obiettivi geopolitici, intensificare le tensioni e probabilmente cercando di rovesciare il presidente legittimamente eletto [della Siria] Bashar al-Assad".