Arrestato in Crimea un sabotatore dei servizi ucraini
L'agente di Kiev voleva far saltare una linea elettrica, provocare una frana ed appiccare un incendio. Fermati a Mosca 4 jihadisti legati all'Isis
di Omar Minniti
Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha sventato una nuova provocazione dei sabotatori ucraini in Crimea. Ieri un agente del regime di Kiev, Gennady Limeshko, è stato catturato mentre tentava di far saltare la linea elettrica tra i villaggi di Sudak e Novy Svet, nella parte meridionale della penisola tornata alla Russia dopo il referendum del 2014.
A Limeshko, con un passato nell'esercito regolare ucraino con ruoli di intelligence, sono stati sequestrati due blocchi di esplosivo TNT, una granata RGD-5, contenitori con liquido infiammabile, una sega e una fotocamera digitale per documentare l'attività di sabotaggio. Il momento dell'arresto e della perquisizione sono stati filmati dall'FSB ed il video è stato diffuso dalla stampa russa.
Oltre al blocco della linea elettrica, il sabotatore puntava ad interrompere - tramite una frana - il collegamento stradale tra i suddetti villaggi ed incendiare il bosco che circonda i centri abitati.
Nei giorni scorsi, i servizi di sicurezza russi hanno sventato un altro attacco terroristico, questa volta di matrice jihadista, a Mosca. Quattro persone - una russa e tre provenienti dalle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale - sono state accusate di progettare attentati suicidi nelle zone particolarmente frequentate della capitale. Il gruppo sarebbe legato all'Isis. Nei sobborghi di Mosca, è stato scoperto e smantellato un laboratorio per la produzione ordigni esplosivi.