Venezuela: parte il il rifinanziamento e la ristrutturazione di tutti i debiti esteri

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Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato questo giovedì che sarà creata una Commissione Speciale Presidenziale per iniziare il rifinanziamento e la ristrutturazione di tutti i debiti esterni. La Commissione sarà diretta e presieduta dal vice-Presidente dell'Esecutivo, Tareck El Aissami.


"Il Vicepresidente esecutivo della Repubblica sarà il Presidente di questa Commissione. Saranno convocate tutte le banche, tutti gli obbligazionisti di PDVSA, e tutti coloro che sono coinvolti nella questione del debito esterno. Il Venezuela annuncia un rifinanziamento e una ristrutturazione globale di tutti i debiti esterni a partire dal giorno di domani per la lotta contro il blocco e la persecuzione finanziaria", ha precisato il Presidente.


Questa misura è stata presa dal Capo di Stato di fronte alle continue persecuzioni finanziarie da parte del Governo degli Stati Uniti d'America e i suoi alleati nazionali e internazionali.


Il Presidente Maduro ha annunciato che di fronte alle pressioni straniere, il Governo Bolivariano ha pagato, dal 2013 fino ad oggi, in termini di capitale e interessi del debito esterno e dei suoi impegni internazionali, un totale di 71 miliardi e 700 milioni di dollari. Allo stesso tempo il Presidente ha puntualizzato come questo venerdì la Repubblica pagherà un nuovo importo di 1 miliardo e 121 milioni di dollari dei bond di Petróleos de Venezuela, corrispondente a quest'anno in corso.


Il Presidente ha poi sollecitato la cessazione della persecuzione e del boicottaggio finanziario contro la Patria di Bolívar e di Chávez che dall'esterno conta su appoggi interni con gli alleati di destra come Julio Borges e Freddy Guevara, i quali hanno chiesto ai governi del mondo di sanzionare economicamente il Venezuela.


"La persecuzione finanziaria e commerciale è divenuta più forte: hanno iniziato a chiudere i nostri conti bancari nel mondo, per le sanzioni illegali degli Stati Uniti contro il Venezuela, ripudiate dalla comunità internazionale. Ci hanno vietato il rifinanziamento legale attraverso bond che il Venezuela aveva emesso, che avrebbe onorato e avrebbe collocato nel mercato internazionale.


Di fronte alle pressioni internazionali, che hanno per fine ultimo quello di costringere il Venezuela a desistere dal suo modello economico e sociale, il Presidente della Repubblica Bolivariana ha risposto che "mai ci arrenderemo di fronte all'impero statunitense, né a nessun altro impero del mondo. Mai ci vedranno in ginocchio. Lotteremo, supereremo gli ostacoli, come abbiamo sempre fatto"


A tal proposito, il Ministro degli Esteri , Jorge Arreaza, ha espresso il suo appoggio incondizionato alle misure prese dal Capo di Stato. "La decisione necessaria e sovrana di Nicolás Maduro: di fronte alla persecuzione finanziaria/sanzioni degli Stati Uniti, dobbiamo proteggere il popolo come prima cosa (...) Rispetteremo il Popolo e rispetteremo i nostri impegni esterni nei nuovi termini di equilibrio e rispetto della nostra sovranità", ha dichiarato il Ministro del Potere Popolare per le relazioni esterne attraverso il suo account twitter @jaarreaza.


Sulla stessa linea anche il Ministro del Potere Popolare per l'Economia e le Finanze, Simón Zerpa Delgado, che ha informato attraverso il su account Twitter che Petróleos de Venezuela S.A. ha già iniziato il trasferimento di risorse in capitali e interessi per PDVSA 17 a JP Morgan.


Allo stesso tempo ha espresso il suo appoggio al Presidente, Nicolás Maduro "il Governo Bolivariano, in modo sovrano, annuncia l'avvio delle trattative per la rinegoziazione del Debito esterno del nostro paese".


Il ministro ha poi ratificato la denuncia del Presidente Nicolás Maduro a Euroclear Group enfatizzando che "deve terminare il blocco illegale ai fondi in bond del Venezuela".

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