"Nel Ghouta orientale accade esattamente la stessa cosa accaduta ad Aleppo"

Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che i rappresentanti delle Nazioni Unite "non hanno trovato una volta" prove dell'uso di armi chimiche contro i civili nel Ghouta orientale.

25790
"Nel Ghouta orientale accade esattamente la stessa cosa accaduta ad Aleppo"


Il secondo giorno della tregua umanitaria nel Ghouta orientale, zona rurale di Damasco, è stato caratterizzato da una nuova serie di attacchi da parte di gruppi armati radicali che impediscono l'evacuazione dei civili. "Al momento, la situazione nella regione del corridoio umanitario rimane tesa", ha avvertito il rappresentante del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto, il generale di divisione Vladimir Zolotujin.
 
"Nella parte nordorientale di Duma, al mattino, più di 300 persone si sono riunite e non hanno potuto accedere al corridoio umanitario a causa degli attacchi dei membri del gruppo Yeish al Islam", ha riferito l'alto ufficiale russo.


 
Riproduzione dello scenario di Aleppo
 
Secondo l'analista internazionale Alberto García Watson, nel Ghouta Orientale accade "esattamente lo stesso" accaduta ad Aleppo. "Hanno aperto corridoi umanitari e di nuovo gruppi ribelli, in questo caso Yeish Al Islam, uno delle filiali di Al Qaeda in Siria, sta facendo esattamente lo stesso dei loro fratelli terroristi fecero a Aleppo: uccidere chiunque tenti la fuga,  chiunque cerchi di cercare rifugio nell'area controllata dall'esercito siriano."
 
"L'interesse che i gruppi terroristici hanno è quello di mantenere la popolazione del Ghouta orientale in ostaggio", che possono usare come scudi umani, ha dichiarato l'esperto.


 
Pionyang, nuovamente coinvolta in Siria
 
Nel frattempo, in occidente sembra che si ignorarino le azioni dei terroristi e invece appaiono nuove accuse che riguardano Mosca, Damasco e persino la Corea del Nord.
 
In diversi rapporti dei media è apparso che Pionyang avrebbe inviato di Damasco elementi utilizzati nei programmi di missili balistici e armi chimiche tra il 2012 e il 2017. Tuttavia, anche se le pubblicazioni citano un rapporto delle Nazioni Unite, da soli l'organizzazione non è stata in grado di confermare l'esistenza di tale documento.
 
"A quanto ho capito, è un rapporto indirizzato al gruppo di esperti del comitato per le sanzioni. Io non sono a conoscenza della data di pubblicazione, se esiste", ha dichiarto Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'ONU.
 
Una "farsa banale"
 
Da parte sua, il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, Igor Konashénkov, ha definito le accuse degli Stati Uniti e del Regno Unito contro Damasco per il presunto uso di armi chimiche nel Ghouta orientae come "una banale farsa".
 

 
Così, il portavoce del ministero della Difesa russo ha reagito alle parole del ministro degli Esteri del Regno Unito, Boris Johnson, il quale ha sostenuto l'idea che Gran Bretagna lancerà attacchi contro le truppe del governo siriano se si dimostrasse l'uso di armi chimiche contro la popolazione civile.
 
Va notato che a metà febbraio il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto una dichiarazione simile. "Se abbiamo prove evidenti del fatto che le armi chimiche proibite dai trattati sono usate (...), attaccheremo il posto dove sono usate o localizzate", disse il presidente francese.
 
Konashenkov ha sottolineato che i rappresentanti delle Nazioni Unite, che hanno libero accesso nel Ghouta Orientale, "non hanno ancora trovato" prove dell'uso di armi chimiche contro i civili a Guta Oriental.
 
Disinformazione sul web
 
Allo stesso tempo, anche le pubblicazioni sui social network contribuiscono a fornire una visione chiara della situazione in Siria, in quanto spesso diffondono dati senza controllare, ad esempio, è il caso del prossimo Tweet, che è diventato virale.
 



 
"Questo non è un film, è la Siria", si legge nel post. Nel frattempo, è stato accertato che la foto di sinistra è stata scattata a Gaza, e la destra, nella città irachena di Mosul.
 
"Buchi neri"
 
Oltre al Ghouta orientale, anche le aree controllate dalla coalizione statunitense e dai gruppi armati di opposizione si trovano in una situazione difficile.
 
"Dopo gli annunci altisonanti sulla loro liberazione dall'ISIS, queste regioni sono diventate" buchi neri ", dove la situazione non è trasparente né per il governo siriano, né per gli osservatori internazionali", ha denunciato Konashenkov.
 
A questo proposito, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha sollecitato la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti a garantire l'accesso umanitario alle aree sotto il suo controllo, compreso il campo profughi di Rukban e l'area circostante la città di confine di Al-Tanf (provincia di Homs).
 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti