Hezbollah replica alla Turchia: Non lasceremo la Siria fino alla totale sconfitta dei terroristi
Hezbollah ha dichiarato che i suoi combattenti non si ritireranno dalla Siria fino alla totale eliminazione dei terroristi, replicando alle dichiarazioni del Ministro degli Esteri turco che, in base alla tregua, ha sostenuto che il movimento di resistenza libanese deve ritirarsi dal paese arabo.
"Abbiamo una presenza in Siria nel quadro della cooperazione con il governo di Damasco nella lotta contro i terroristi in Siria (...)", ha dichiarato, ieri il presidente del consiglio politico del Movimento della Resistenza Islamica in Libano ( Hezbollah), Seyed Ibrahim Amin al-Sayyed, durante un incontro con il cardinale libanese Bechara Boutros al-Rai.
Il funzionario di Hezbollah ha fatto queste precisazioni dopo che il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha annunciato l'inizio della tregua in Siria e che tale movimento dovrebbe ritirarsi dal paese arabo.
Al-Seyed ha sottolineato che i combattenti di Hezbollah si ritireranno dal territorio siriano quando il sarà necessario e che un possibile non ha nulla a che fare con la decisione di Ankara.
Dopo aver ribadito che la Resistenza non si ritirerà anche di un solo passo nella lotta contro il terrorismo, ha dichiarato che se i terroristi vincessero in Siria, sarebbe coinvolta tutta la regione, in particolare, il Libano.
Facendo riferimento alla liberazione della città di Aleppo nel nord della Siria, dalle mani di terroristi, Al-Seyed ha sottolineato che la vittoria ad Aleppo è significativa per eliminare il terrorismo nella regione.
A questo proposito, il vice segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, ha descritto il ruolo del movimento, come parte della lotta contro la crescente minaccia regionale dei terroristi che hanno sconvolto la sicurezza in Medio Oriente.