"Più Europa!": che strani questi "rivoluzionari" in Romania (con lo stesso programma della Boldrini!)

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“Le premesse per un'azione “di massa”, “colorata” insomma, arancione o dei tulipani che sia, non mancano”. Concludeva un articolo di Fabrizio Poggi che abbiamo pubblicato qualche settimana fa. 

Le proteste di massa in Romania erano iniziate contro la volontà delle istituzioni di modificare alcune norme del Codice penale e a quello di procedura penale  - adottato il 1 febbraio il relativo decreto e ritirato proprio domenica 5 febbraio - volte a depenalizzare alcune tipologie di reati legate alla corruzione.



Proteste, quindi, iniziate con buoni obiettivi, ma che oggi, a obiettivo raggiunto, si stanno sinistramente trasformando in qualcosa di diverso. Qualcosa di diverso e sempre più sinistramente a quello che accade a Maidan, preludio del colpo di stato in Ucraina del febbraio del 2014.
 
In un video pubblicato ieri da Askanews si vedono i manifestanti sventolare una immensa bandiera dell’Unione Europea e chiedere ancora le dimissioni del Governo del primo ministro Sorin Grindeanu e maggiori poteri all’UE. Strana proprio, quindi, questa "rivoluzione" dalla Romania, esaltata anche da alcuni in Italia, che chiede quello che sta diffondendo, per fare un esempio di facile comprensione a tutti, il messaggio che in Italia inoltra Laura Boldrini.
 
L'aspetto più preoccupante è che la stragrande maggioranza delle persone che continuano a scendere in piazza in Romania non sia consapevole del fatto che “il cambiamento” richiesto parta proprio non dal “più Europa” ma dall’abbattimento degli assurdi vincoli del regime di Bruxelles.

Strana “rivoluzione” quella della Romania che chiede maggiori poteri per il regime dell’Unione Europea. Sognano davvero, in Boldrini style, i “rivoluzionari” romeni uno Stato federale europeo che distrugga il Welfare e le Costituzioni degli Stati nazionali?

Il leader del Partito Socialdemocratico, Liviu Dragnea, aveva detto chiaramente che "Il decreto governativo è stato solo un pretesto per coloro che, con la disinformazione, hanno convinto un numero enorme di persone, animate dalle migliori intenzioni, a riversarsi per le strade". Dragnea ha dichiarato che ampiezza, organizzazione e finanziamento delle manifestazioni testimoniano di un coordinamento da professionisti. “I professionisti” protagonisti di Maidan sono tristemente noti. Sono gli stessi che si sono mossi anche per Bucarest?

La Redazione

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