Progressi nelle indagini sull'assassinio del leader rivoluzionario Thomas Sankara
Le indagini sull'omicidio nel 1987 dell'allora presidente e leader marxista del Burkina Faso, Thomas Sankara e di molti dei suoi collaboratori avanza considerevolmente, ha riferito l'agenzia di notizie africana Panapress.
Come ha riportato Prensa Latina, l'indagine è frutto di 22 mesi di lavoro, ovvero da quando è stato ordinato il processo da parte del governo di transizione subentrato dopo la cacciata, ad ottobre 2014, di Blaise Compaoré, che ha presieduto il paese illegalmente per 27 anni ed è stato accusato per la morte di Sankara. Hanno così riferito gli avvocati delle famiglie delle vittime, ha aggiunto la fonte.
L'indagine ha fatto seguito a 18 anni di vari processi istruiti dal 1997 durante l'era di Compaore, amico personale e suo vice nel governo del presidente assassinato, ha aggiunto l'avvocato Benwende Sankara, omonimo del leader marxista.
Una sentenza può essere ottenuta nel giro di pochi giorni, mesi o anni, ma per la gente l'essenza di questo processo è che la verità venga rivelata, ha affermato l'avvocato Sankara.
Sankara, considerato il padre della rivoluzione burkinabé e all'epoca uno maggiori dei leader africani, fu ucciso insieme a dodici dei suoi collaboratori in un colpo di stato guidato da Compaore e da molti dei suoi compagni d'armi.
Secondo gli avvocati della difesa, il giudice incaricato del processo, dopo aver sentito un centinaio di testimonianze, ha incriminato 14 persone ed emesso due mandati di cattura internazionali, uno contro l'ex-Presidente Compaoré e l'altro contro Hyacinthe Kafando, ex capo della sicurezza del presidente.
Dopo la sua cacciata in seguito ad una rivolta popolare, il 31 ottobre 2015, Compaoré vive in Costa d'Avorio, dopo essere stato accolto dal governo ivoriano.
Dopo le elezioni convocate dal governo di transizione, nel novembre 2015, e vinte dall'attuale presidente, Roch Marc Christian Kabore, il suo governo ha continuato la politica perseguita dal precedente incriminando i sospettati dell'assassinio di Sankara, incluso il generale Gilbert Dienderé.
Questo alto funzionario, ex capo della guardia personale di Compaore, è sotto processo per concorso in omicidio durante il colpo di stato 1987, e si ritiene che abbia nascosto il corpo di Sankara dopo la sua morte.
Con Dienderé, autore anche di un tentativo di colpo il 16 Settembre 2015, sono stati incriminati altri dieci personaggi legati all'omicidio di Sankara.
L'attuale Governo del Burkina Faso ha apprezzato "l'impegno dei giudici per il trionfo della verità", e ha ribadito che il processo per stabilire i colpevoli dell'omicidio del presidente Sankara ed i suoi collaboratori "deve porre fine all'impunità nel paese."