Sanzioni europee al Venezuela. Albiol denuncia che l'UE è «schierata con l'opposizione golpista»
La portavoce di Izquierda Unida al Parlamento Europeo condanna inoltre «l'indecente doppio standard dell'Unione Europea sulle questioni relative ai diritti umani»
L’Unione Europea ancora una volta si mostra schiacciata sulle posizioni di Washington e saldamente dalla parte dei golpisti venezuelani. A confermarlo arrivano le sanzioni imposte contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, che seguono quanto appunto fatto dagli Stati Uniti.
Sanzioni che vanno in direzione contraria a quel dialogo che affermano di voler agevolare. Come denunciato da Marina Albiol, portavoce di Izquierda Unida al Parlamento Europeo. «Invece di promuovere il dialogo e cercare di portare calma e tranquillità», l’Unione Europea con la conferma delle sanzioni al Venezuela «scommette sul confronto e l’aumento della tensione, schierandosi dalla parte dell’opposizione golpista», afferma Albiol.
Secondo l’europarlamentare iberica, «il ruolo dell’Unione Europea dovrebbe essere diverso. Dovrebbe incoraggiare il dialogo, rispettare i risultati elettorali e le soluzioni pacifiche, invece di esercitare maggiori pressioni».
La portavoce della sinistra spagnola è poi tornata ad accusare l’Unione Europea per «l’indecente doppio standard applicato sulle questioni relative ai diritti umani. Oggi attaccano il Venezuela e il popolo venezuelano, mentre continuano a chiudere gli occhi con paesi come l’Arabia Saudita, il Marocco e altri paesi dell’America Latina dove le violazioni dei diritti umani sono meno importanti, perché i governi sono amici».