Evo Morales: "La caduta del petrolio è una "aggressione economica contro la Russia e il Venezuela"
Gli Usa cercano così di abbattere alcuni paesi che non possono colpire con attacchi politici
Il presidente della Bolivia, Evo Morales è più che mai convinto che il calo storico del prezzo mondiale del petrolio non è una coincidenza, ma una "aggressione economica" e una "cospirazione aperta" contro la Russia e il Venezuela.
In un'intervista a Telesur il presidente boliviano si esprime proprio in questi termini, affermando che il calo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali negli ultimi mesi costituisce "una chiara aggressione economica contro il Venezuela e la Russia" e non è casuale: "È una cospirazione aperta". Allo stesso tempo, il presidente ha avvertito che "dovremo affrontare questa aggressione congiuntamente" e che "la Bolivia l’ha già vissuta".
Morales dichiara inoltre che gli Stati Uniti cercano così di "abbattere" alcuni paesi che non possono colpire mediante attacchi politici. Il presidente pone l'esempio dell'Argentina ricordando che i fondi avvoltoio "rappresentano una mossa dell'impero contro i paesi del Sud".