"Non abbiate paura delle banche". Il decalogo per la liberazione dalla dittatura finanziaria

L'articolo denuncia di Rossella Fidanza di Movimento Base Italia

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"Non abbiate paura delle banche". Il decalogo per la liberazione dalla dittatura finanziaria


di Rossella Fidanza 
(Coordinatrice Dipartimento Banche,Fisco ed Equitalia Movimento Base Italia)
 

La mia è una storia come tante. Troppe, ormai. Di quelle che stanno distruggendo il tessuto economico italiano, non certo per volontà di imprenditori o lavoratori, ma per un disegno predisposto, da minimo sei anni, volto a devastare ogni tentativo di reazione da parte del popolo italiano. 

Al contrario, con conseguenze devastanti, io ho vissuto ogni esperienza legata a questa crisi, dalla prima all’ultima: dalla paura per le vessazioni bancarie che impongono senza motivo rientri di centinaia di migliaia di euro da un giorno all’altro, alla speranza di mettere tutti i propri risparmi nell’azienda per poterla salvare, alla disperazione perché ogni azione che metti in atto non ha il risultato sperato, alla devastazione morale e personale di fronte ad atteggiamenti che rasentano l’estorsione da parte delle banche, fino a perdere la ragione. Si, fino a perdere la ragione, in un attimo che segna per sempre la tua vita, e ti porta a pensare di fronte all’ennesimo illecito subito, proprio negli uffici di una banca, che non hai più la forza per affrontare qualcosa che è più grande di te, che non comprendi perché ti stia accadendo di punto in bianco, clienti che urlano e minacciano, direttori di banca che usano l’intimidazione più bieca per salvare il loro posto di lavoro, famiglia che non comprende quello che ti sta uccidendo dentro, abbandonata da tutti e difesa da nessuno, nella completa indifferenza di uno Stato preoccupato solo a mantenersi privilegi autoproclamati. 
 
Nei miei studi, mi sono preoccupata di specializzarmi in perizie che potessero consentire ad imprenditori e famiglie di tutelarsi contro questa vergogna: circa il 99% di quanto verificato (e vi sto parlando di migliaia di perizie) riportano usura penale soggettiva, ovvero aggravata perché applicata dalla banca con la piena coscienza della situazione di bisogno del cliente. A questo punto, credendo di essere sola nella mia lotta, ho avuto al contrario la fortuna o il destino di incontrare il direttivo del Partito Movimento Base Italia, che tuttora non comprendo, per l’onestà, la completezza, l’enfasi e la moltitudine di attività concrete intraprese sul territorio per ricreare il tessuto economico italiano, come sia possibile non venga eletto con un plebiscito. 
 
Dopo aver verificato la mia preparazione in fatto di banche, e non lo dico certo per piaggeria, ma è difficile trovarne pari in tutta la penisola, semplicemente perché io non parlo di teoria, ma la applico alla pratica che ho vissuto sulla mia pelle, mi hanno offerto il Coordinamento Nazionale per il Dipartimento Anti-Usura. mi permetto, con il cuore in mano, di scrivere alcune indicazione che devono diventare il nostro punto fermo, nella lotta per la nostra liberazione da una dittatura finanziaria sempre più opprimente:
 
1. NON ABBIATE PAURA DELLE BANCHE
Se qualsiasi ultimo dipendente di una banca si accorge che avete paura di chissà quali conseguenze potreste incontrare laddove loro ipoteticamente dovessero intervenire nei vostri confronti, allora sappiate che SIETE SPACCIATI. Le banche non vi possono fare più nulla.
 
2. NON TEMETE DI ATTACCARE
C’è stato un momento in cui ho pensato, poveri bancari, costretti contro il loro volere a fare ciò che i banchieri obbligano. TUTTE BALLE. Ricordatevi sempre, esiste il libero arbitrio. Se una persona non è d’accordo con la politica ladra e speculativa delle banche, non deve far altro che dare le dimissioni, non lo prescrive il dottore di mantenere quel posto di lavoro. Pertanto, chi ci resta, sa e, peggio ancora, finge di non sapere e fa la vittima.
 
3. LA LEGGE E’ DALLA VOSTRA PARTE
Finalmente una serie di sentenze (non ne faccio l’elenco perché sono stata fin troppo prolissa) sia delle varie Corti d’Appello che di Cassazione, hanno riconosciuto l’esistenza del fenomeno di usura penale, non solo rilevato nei confronti delle banche, ma addirittura del fisco, delle finanziarie, a tutela di imprese e privati. Non abbiate paura a chiedere. Partite sempre dal presupposto: avete ragione. Tanto per dimostrazione, ho trovato usura penale persino su conti correnti creditori, ovvero non affidati, che hanno sempre il saldo in attivo. Questo perché la Cassazione ha stabilito che per il superamento del tasso soglia non vanno calcolati solo gli interessi addebitati, ma ogni spesa, compresa quella di un bonifico fatto via internet (capirai cosa costa alla banca), escluse solo le spese fiscali.
 
4. NON ASCOLTATE LE SCUSE DELLE BANCHE
Spesso e volentieri, anche durante l’intervista fatta da “La Gabbia” ad un direttore di una banca che ha usurato la mia azienda per oltre 250.000 €, lo stesso, citato in giudizio per usura, ha avuto il coraggio di dire che la banca non pratica usura. Motivo? Quante sentenze sentite contro le banche a questo riguardo? A parte che basta navigare su internet un po’ per verificare come le sentenze siano sempre maggiori e sempre più pesanti, in Italia vige una sorta di eccessivo garantismo nei confronti delle banche, che impone una trattativa stragiudiziale prima di un ricorso in giudizio. Pertanto la banca, magari indagata, pur di non rischiare di avere una sentenza contro, e si sa, è difficile argomentare contro calcoli meramente matematici, sostanzialmente patteggia prima di giungere a sentenza. Quindi tutto quello che vi dicono, fa esclusivamente parte del pacchetto “intimidazione” che sanno vendere così bene, ma il patteggiamento ammette la commistione di un reato, non certo l’innocenza
 
Avete il diritto di riprendervi i vostri soldi perciò abbiate il coraggio di denunciare penalmente le banche. Lunedì scorso ho ricevuto una busta consegnata a mano, messa direttamente nella mia cassetta delle lettere, contenente un proiettile simile a quello di un’arma di ordinanza. Da mercoledì subisco attacchi, insulti, calunnie, minacce verso di me e la mia famiglia su internet. Ebbene, non posso nascondere a caldo di aver avuto paura, perché inutile dirlo, sono una persona decisamente esposta. Ma a bocce ferme, ho compreso il vero significato: sto colpendo i poteri forti, e se continuo, con il supporto di chi ha il coraggio di uscire dall’anonimato e denunciare, supportato da me e da tutto il Partito Movimento Base Italia, sono certa che questi “onnipotenti” ed “onnipresenti” stanno avendo paura. E’ la strada giusta. Non fermiamoci. Non fermatemi, ma statemi vicino. 

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