L’Europa teme la Grecia per il feeling con la Russia e Varoufakis che sbatte la porta in faccia alla troika

L’Europa teme la Grecia per il feeling con la Russia e Varoufakis che sbatte la porta in faccia alla troika

Il biglietto da visita: ogni governante dovrebbe essere pronto a far saltare tutto in aria

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L’Europa teme la Grecia per l’avvicinamento alla Russia e il suo ministro alle finanze Yanis Varoufakis che sbatte la porta in faccia alla troika ed è pronto a combattere a muso duro la “Guantanamo fiscale”.  Il nuovo ministro delle Finanze greco è quell’economista che ha scritto che un governante  "dovrebbe sempre essere pronto a far saltare tutto in aria". Questa frase può essere il suo biglietto da visita in un paese che potrebbe fare proprio questo con l'euro.

Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha espresso preoccupazione per l'intenzione del nuovo governo greco di cooperare con la Russia. Secondo il politico, l'avvicinamento greco con la Russia è una misura di politica interna attraverso cui Tsipras vuole mostrare agli elettori che "nuove persone sono al potere."
Secondo Shultz la Grecia esige la solidarietà dei partner europei, ma la nega in politica estera. "Nulla di buono scaturirà da questo," ha detto, riferendosi alla posizione della Grecia per quanto riguarda le sanzioni anti-russe, in un'intervista al media tedesco Welt am Sonntag .
Schultz ha anche espresso insoddisfazione per la retorica anti-tedesca di Tsipras, suggerendogli di fermare gli attacchi contro la cancelliera Angela Merkel.

La verità è che il nuovo governo greco disfa il cammino tracciato dal suo predecessore, con una velocità incredibile: annulla gli accordi di privatizzazione attuati da Samaras, introduce un aiuto alle persone svantaggiate (una percentuale significativa della popolazione, dopo otto anni di crisi) e ora respinge la nuova tranche della Troika; non solo, ma assicura che non dialogherà con questo comitato "creato con principi marci".
Il governo di Syriza approverà nei prossimi giorni l'aumento del salario minimo, concederà l’energia elettrica a 300.000 famiglie che non possono permettersela e prevede di reintegrare i funzionari licenziati. La grande domanda è:  dove troverà la Grecia le entrate per pagare tutto questo, tenendo anche conto del fatto che ha respinto l'unico creditore che fa prestito ad interessi ragionevoli?
La crisi tra la Grecia e l'Unione europea è appena iniziata. Tsipras approverà entro giorni misure enormemente popolari, ma che non contano sul beneplacito dell’Ue né su una chiara fonte di finanziamento: buoni pasto, elettricità gratuita e la riapertura dell'emittente pubblica . Oltre alla cessazione del licenziamento di molti funzionari.
Allo stesso tempo, si frenano molte delle privatizzazioni che aveva iniziato il precedente governo e che andrebbero a rimuovere dalle casse dello Stato una pioggia di milioni. Partendo con la vendita di 67% delle azioni dell'Autorità Portuale del Pireo all’impresa cinese Cosco.
E ci sono altre società in coda alle privatizzazioni: il porto di Salonicco, il secondo del paese; l’impresa di trasporto ferroviario e la Lotteria di Stato (Opap), una delle poche imprese statali redditizie.
È vero che niente di tutto quello che ora Syriza si prepara ad attuare sta fuori dal suo programma e il mandato conferito dal popolo greco è chiaro. Tuttavia, la situazione dei mercati in Grecia è incerta. Chi presterà il denaro necessario?

Intanto Syriza vuole tirare la Grecia fuori dalla Nato, con la chiusura di tutte le basi militari straniere
Le riforme proposte da Syriza, con le quali ha vinto le elezioni, sono così radicali che possono invertire la situazione, non solo nel paese ma in tutta l'Unione europea. Compreso il punto n °40 del suo programma elettorale: la chiusura di tutte le basi militari straniere in Grecia e l'uscita della Nato.
La proposta economica di Syriza mira a ridurre le spese militari, alla nazionalizzazione delle banche, ad aumentare le tasse sulle grandi imprese al di sopra della media europea, e l'imposta sul reddito per tutti i redditi superiori a 500.000 euro fissata in un 75% . Inoltre, il programma affronta la lotta contro il segreto bancario e la fuga di capitali all'estero, così come  l'abolizione dei privilegi finanziari per la Chiesa e l’industria della costruzione navale.
Si prevede inoltre la nazionalizzazione delle antiche imprese statali nel settore del trasporto e del servizio pubblico, che sono di importanza strategica per lo sviluppo del paese.
Nel settore della politica sociale si ha intenzione di realizzare visite mediche gratis, nazionalizzando tutti gli ospedali privati e vietando la pratica medica privata. Si prevede inoltre di introdurre la prima colazione gratis e pranzi per i bambini nelle scuole pubbliche.
In politica estera, il rifiuto della cooperazione militare con Israele e il sostegno alla creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967. Inoltre, Syriza intende avviare negoziati per una cooperazione a lungo termine con la Turchia. Tutti i soldati greci in Afghanistan e nei Balcani torneranno a casa.
 
Tutti i contratti e gli accordi con l'Ue saranno oggetto di un referendum, i cittadini stessi potrebbero decidere il destino di vari aspetti delle relazioni con l'Unione europea.
Si annullano i privilegi per i deputati, così come la tutela giuridica dei ministri. I giudici avranno il diritto di avviare un procedimento penale contro i membri del governo.



L'uomo che l’Europa teme: le politiche di Yanis Varoufakis



L'uomo che negozierà  con Bruxelles è un economista che denuncia un "fallimento sistemico" del sistema capitalista, sostenendo che gli Stati Uniti hanno ordito un "piano globale" per mantenere la loro egemonia. Così afferma Varoufakis nei suoi scritti. Professore di Economia nell'Università del Texas, Varoufakis ha scritto così tanto che le sue opere possono chiaramente disegnare le linee strategiche che nei prossimi mesi dovrà negoziare con l'Unione europea, come la proroga del termine per il rimborso del debito greco o anche la rimozione di una parte di quel debito.
 
Queste sono le politiche che l’Europa teme:

Scontro con gli organismi internazionali:
il nuovo ministro delle finanze sbatte la porta in faccia alla troika in ciò che egli definisce come "l'effetto di parallasse", l'effetto ottico che provoca un ramo sommerso  in un fiume.  Il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia il punto di osservazione. Un’analogia con la quale conclude che la maggior parte degli economisti hanno dimenticato la loro prospettiva sulla crisi e la soluzione. "Come i medici negligenti il cui paziente sopravvive grazie alla fortuna, l’establishment del 2008 insiste per essere assolto dei peccati del capitalismo basandosi sul fatto che il paziente è sopravvissuto", è quanto scrive nel suo libro "Il Minotauro globale".

Le imposte per i ricchi: l'aumento delle tasse che promette in Grecia è stato sostenuto già per iscritto dal nuovo ministro , il quale afferma che la teoria liberale che la ricchezza delle classi superiori si ottiene arrivando alle più basse, nota come la teoria di gocciolamento, "è stata creata per legittimare la riduzione delle tasse per i ricchi". "Tutte le prove empiriche cospirano contro questa teoria. Per dirla semplicemente, “non è mai accaduto”.

Aumento della spesa pubblica: nelle sue proposte per un mondo post-2008, Varoufakis promuove "una ripresa guidata da investimenti pubblici in combinazione con un programma di stabilizzazione sociale. Il recupero attraverso l'investimento sarà finanziato dal capitale globale che proporzionerà i fondi sovrani e i fondi pensione che cercano rendimenti a lungo termine. La stabilizzazione sociale può essere finanziata inizialmente dal sistema dei pagamenti europei Target2.

Programma di solidarietà sociale di emergenza europea: non solo chiederà un sollievo per la Grecia, ma anche ciò che egli chiama "la solidarietà di emergenza" con cui "implementerà fondi creati con le asimmetrie di questa crisi che aiutino a coprire le esigenze base create anche dalla crisi". L'economista dice che questa modesta proposta "non richiede nuove istituzioni e non mira a ridisegnare la zona euro, non ha bisogno di nuove regole, né di tasse, né di troika. Né richiede un accordo preventivo per portare l'Unione europea in direzione federale, ma richiede solo la cooperazione pratica contro l'imposizione di austerità ". "In questo senso, la proposta è davvero modesta", conclude Varoufakis.

Autonomia fiscale: La pretesa di autonomia fiscale per la Grecia è stata ribadita sia nei suoi libri e nei suoi blog, fino al punto che Varoufakis  ha accusato l'Unione europea di  torturare fiscalmente la Grecia con la tecnica dell’annegamento. Varoufakis ha coniato il concetto di "Guantanamo fiscale".  Contro le imposizioni tortura, Varoufakis vuole più tempo per ottenere gli obiettivi di disavanzo e un analisi "caso per caso" in quello che può essere il cavallo di battaglia principale nei prossimi mesi.

Scacco ai media: Varoufakis ha ammonito i media accusandoli di distorcere queste negoziazioni. Nella stessa settimana, i media hanno detto che l'economista ha radicalizzato e moderato le sue posizioni. In entrambe le occasioni ha protestato nel suo blog, pur avendo compiuto gesti in entrambe le direzioni: ha sbattuto la porta in faccia alla troika annunciando allo stesso tempo l'apertura di un negoziato con l'Unione europea. 

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