La Russia riprenderà le operazioni in Siria se i civili verranno attaccati
La Russia potrebbe riprendere le sue operazioni aeree in Siria, se i gruppi terroristici come l'ISIS, intensificheranno i loro attacchi contro i civili, ha dichiarato il presidente del Senato russo.
"Se i combattenti dell'ISIS o altre organizzazioni terroristiche internazionali avvieranno una escalation militare o attacchi contro la popolazione civile, non escludiamo la ripresa delle operazioni della Forza area russa in una scala proporzionale al livello di minaccia", ha dichiarato oggi, Valentina Matvienko, Presidente del Senato russo all'agenzia di stampa russa RIA Novosti.
Il presidente del Senato russo ha sottolineato che Mosca interromperà i tentativi dei terroristi di di ristabilire una grande guerra e ha ricordato che pur avendo annunciato il ritiro della maggior parte delle forze schierate sul territorio siriano, la Russia ha ancora due basi militari, dove lavorano specialisti che assistono la creazione del processo di pace.
Tuttavia, Matvienko ha affermato che la Turchia sta cercando di contrastare questa tregua in Siria e aggravare la situazione nel paese. "I tentativi di ostacolare la tregua e aggravare la situazione, vale anche per la Turchia, che, fin dall'inizio, persegue i suoi interessi geopolitici in Siria e continua a sparare contro la popolazione curda", ha lamentato.
Matvienko ha annunciato che la Russia potrebbe rendere meno distanti i rapporti con la Turchia se Ankara si assume la responsabilità per l'abbattimento del bombardiere russo Su-24 nel mese di novembre 2015, abbattuto da un F-16 turco con il pretesto di aver violato il suo spazio aereo, incidente dopo il quale si sono raffreddati notevolmente i legami tra i due paesi.