Quando Amnesty International difendeva il terrorista ceceno, mente dell'attentato all'aeroporto di Istanbul

Quando Amnesty International difendeva il terrorista ceceno, mente dell'attentato all'aeroporto di Istanbul

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Colui che si sospetta essere la mente degli attentati all'aeroporto di Istanbul costata la vita a 44 persone, Ahmed Chataev, russo di origine cecena, aveva ricevuto lo status di rifiugiato da parte dell'Austria, che lo ha aiutato ad evitare l'estradizione nel corso degli anni per rispondere di diverse accuse di terrorismo.
 
Chataev si è unito all'Isis nel 2015 e ora combatte in Siria, secondo quanto riportato da fonti turche, e ha avuto un ruolo chiave nell'addestrare estremisti per azioni di terrorismo in Russia e Europa occidentale. Il vice Presidente dell'Agenzia d'investigazione russa, Andrey Przhezdomsky, ha dichiarato che in Siria "Chataev ha guidato un'unità formata “principalmente da immigrati del Nord Caucaso”. 
 
Chataev è un ricercato da anni dalle autorità russe per terrorismo. Con la sua fuga in Europa, dove ha ottenuto l'asilo, è riuscito a sfuggire all'estradizione per le azioni di terrorismo compiute come militante islamista secessionista durante la seconda guerra cecena tra il 1999 e il 2000, dove ha perso un braccio.

Viene considerato uomo vicino a Dokka Umarov, una volta “terrorista numero 1” per la Russia.
 
La mente degli attentati contro l'aeroporto di Istanbul è nella lista nera russa dal 2003 per aver sponsorizzato il terrorismo, recrutato estremisti e nuovi membri dei gruppi terroristi.

I media russi riferiscono che nello stesso anno, 2003, ha ricevuto asilo in Austria, con Chataev che affermava di aver perso un braccio per le torture subite nelle carceri russe.

Nel 2008, il terrorista è stato arrestato con altri ceceni nella città svedese di Trelleborg con la polizia che ha trovato nella loro auto Kalashnikov, esplosivi e munizioni. Dopo un anno di prigione in Svezia, è stato arrestato nel 2010 in Ucraina con il suo telefono portatile che conteneva istruzioni di demolizione e foto di persone da colpire. 
 
La Russia ha richiesto l'estradizione ma la Corte europea dei diritti umani ha ordinato a Kiev di non consegnare. Decisione condizionata anche dalla nota campagna di Amnesty International contro l'estradizione che avrebbe portato “ad un processo non giusto con conseguenti torture e altri trattamenti inumani”.
Un anno dopo, è stato nuovamente arrestato mentre attraversava il confine tra Turchia e Bulgaria ma ancora una volta l'estradizione è stata impedita dall'interferenza delle organizzazioni dei diritti umani che sottolineavano come Chataev avesse lo status di rifugiato in Austria.

Tra il 2012 e il 2015, Chataev ha vissuto in Georgia, dove si è unito a diversi gruppi terroristi ed è stato condannato per terrorismo.

Nel febbraio del 2015, ha lasciato la Georgia per la Siria, dove si è unito ai militanti dell'Isis, assumendo una posizione chiave al suo interno. Nell'ottobre del 2015, anche il ministro della giustizia statunitense ha inserito Chataev nella lista dei terroristi.

FONTE: RT

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti