Libia. Adottata la legge sull'Isolamento politico
La legge esclude i funzionari del regime Gheddafi dalla vita politica libica
Sotto la pressione dei miliziani armati che dal 28 aprile cicondano le sedi di diversi ministeri a Tripoli, il 5 maggio il Congresso Generale Nazionale libico ha adottato un progetto di legge che esclude vecchi funzionari del regime del deposto Muammar Gheddafi dalla vita politica libica per i prossimi dieci anni. La legge, adottata con 164 voti a favore contro 4 contrari, potrebbe escludere dal Parlamento libico l'attuale Presidente del Congresso, Mohamed al-Megaryef, che è stato ambasciatore in India sotto il regime di Gheddafi fino al 1980. L'elenco delle persone che saranno radiate comprende circa 20 vertici dell'amministrazione civile e militare. La legge vieta ad ex funzionari di occupare una qualsiasi carica di governo o appartenere ad un partito politico. Sarà anche vietato loro di ricoprire ruoli di leadership nelle imprese statali del paese, come la National Oil Corporation, così come nella polizia e l'esercito, le università e gli organi giudiziari. Il comitato incaricato di applicare la legge dovrebbe iniziare i lavori il 5 giugno 2013.
Anche dopo l'approvazione della legge sull'Isolamento politico, però, i miliziani libici hanno continuato a bloccare l'accesso alle sedi dei ministeri degli Esteri e della Giustizia a Tripoli. I rivoluzionari - thuwar - chiedono, oltre alla certezza dell'applicazione della legge appena adottata dal Congresso Generale Nazionale, le dimissioni del primo ministro Ali Zeidan. La loro protesta ha portato alle dimissioni, poi ritirate, del ministro della Difesa, Mohammed Mahmoud al-Bargati. Il primo ministro Zeidan ha annunciato un rimpasto di governo per uscire dalla crisi.