L'UNCHR: è emergenza rifugiati in Mali
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L’alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – Unchr - ha espresso grande preoccupazione per il deteriorarsi dell’emergenza umanitaria in Mali, dove migliaia di persone continuano a fuggire dalle proprie abitazioni, specialmente nel nord del paese, considerata la zona più ad alto rischio per il proliferare di gruppi armati. I rifugiati che hanno abbandonato i villaggi del nord riferiscono di una situazione divenuta insostenibile a causa delle presenza massiccia di miliziani e di divisioni armate a difesa dei villaggi, istituite dalle comunità locali. A causa di questa situazione di caos, cha ha fatto seguito al colpo di stato militare del 22 di marzo oltre 2000 persone hanno cercato rifugio in Burkina Faso e Mauritania. La maggioranza dei rifugiati, spiega l’Alto Commissariato sono di etnia Tuareg, ma tra loro ci sono anche gruppi appartenenti ad altre comunità etniche come Peuls, Arabo e Bambara. Quasi tutti affermano di essere fuggiti per timore dei violenti combattimenti, ma anche per la scarsità di cibo, che a seguito del golpe sta diventando insostenibile per un paese già colpito in passato da forti carestie. I rifugiati hanno riferito della presenza di gruppi armati che nulla hanno a che fare con i gruppi in lotta per il potere, ma che stanno solo cercando di sfruttare la situazione per sequestrare denaro e altri beni alle persone in fuga. L’Unchr sta cercando di potenziare gli aiuti e fornire assistenza soprattutto ai rifugiati maliani nella regione del Sahel, che deve già far fronte a gravi carenze di acque e di cibo. Inoltre è stato ribadito l’impegno a fornire assistenza a villaggi e paesi che dovranno far fronte a l’invasione di profughi in fuga