Il presidente russo, Vladimir Putin, ritiene che i tentativi di riscrivere la storia siano "inaccettabili" e che dietro di loro ci sia “ il desiderio di nascondere la proprio infamia."
Il presidente russo ha dichiarato che "i crimini come l'Olocausto non devono essere ripetuti".
"È nostro dovere comune e, senza esagerare, è il compito più importante e palpitante per la comunità internazionale", ha sottolineato durante il suo discorso nella cerimonia tenutasi al Museo Ebraico e al centro per la tolleranza di Mosca per celebrare il 70° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
"È difficile immaginare che vere fabbriche di morte, esecuzioni e deportazioni di massa siano diventate una terribile realtà del XX secolo, che siano state organizzate in maniera interessata e a sangue freddo in un'Europa civile come si presentava allora", ha aggiunto.
Putin ha messo in guardia contro la politica dei due pesi e due misure e dell'indifferenza per il destino degli altri esseri umani. "Come, per esempio, nel caso della tragedia nel sud-est dell'Ucraina, dove da alcuni mesi sparano a sangue freddo i civili del Donbass, Lugansk e di altre città e paesi", ha concluso.
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