La portata della crisi migratoria che Europa sta affrontando oggi non può essere sottovalutata. E' veramente senza precedenti. Deve essere chiaro però che il numero di migranti che i paesi europei hanno accolto o si sono impegnati a ad accogliere è irrisorio rispetto ai numeri che sono ospitati in altri paesi del Medio Oriente. Il Libano, per esempio, ospita 1,1 milioni di rifugiati siriani. La Giordania ospita più di 600.000 rifugiati. L'Iraq ospita quasi 250mila. La Turchia ospita 1,6 milioni.
Ciò che è abitualmente sottovalutato, però - e di fatto quasi completamente ignorato dai media tradizionali - sono le vere radici della crisi, si legge su Russia Insider.
Il dibattito intorno alla migrazione nell'UE si sta sviluppando quasi interamente senza riferimento alle cause del recente afflusso di migranti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. L'elefante nella stanza è la NATO e nessuno vuole davvero parlarne.
Il modus operandi della NATO è chiaro. Il modello, ripetuto più e più volte, comporta la completa destabilizzazione di una regione, che sarà rapidamente seguita con un'altra 'soluzione' NATO al problema.
Discutere della crisi dei migranti in Europa senza riconoscere il contesto in cui è nata è inutile. Sarebbe come chiedere agli americani di discutere la brutalità della polizia senza parlare di razza. Le due cose sono inevitabilmente interconnesse e qualsiasi "soluzione" proveniente da un dibattito incompleto alla fine fallirà.
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