La protesta degli agricoltori italiani contro l'estensione delle sanzioni anti-russe


Circa 10mila rappresentanti del settore agro-industriale italiano hanno preso parte alla manifestazione di ieri a Verona contro l'estensione delle sanzioni UE contro la Russia e l'embargo agroalimentare di risposta di Mosca.
Come riferito a RIA Novosti dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, alla numerosa manifestazione di protesta hanno prendono parte gli agricoltori provenienti da varie città d'Italia, insoddisfatti della situazione del settore dopo l'introduzione delle sanzioni contro la Federazione Russa.
"Occorre superare questa difficile situazione, che danneggia la nostra economia e l'agricoltura. Oggi è un giorno importante per dire no alla guerra di sanzioni. E' il motivo per cui abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione", — ha detto Moncalvo al telefono da Verona.
Secondo lui, insieme con gli agricoltori aderiscono alla manifestazione il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina e il governatore della regione Veneto Luca Zaia.
"Proprio i russi sono più propensi ad acquistare prodotti italiani quando passano le vacanze qui. Ecco perché riteniamo essenziale far ritornare sul mercato russo i nostri produttori, che hanno smesso di esportare in Russia dopo che Mosca ha imposto l'embargo alimentare in risposta alle sanzioni europee," — ha rilevato Moncalvo.
Il presidente della Coldiretti ha sottolineato che l'associazione intende continuare ad organizzare eventi simili ad oltranza, se nel breve la situazione non si normalizzerà.
Le relazioni tra Russia e Occidente sono deteriorate a seguito della situazione in Ucraina. Alla fine di luglio 2014 la UE e gli Stati Uniti sono passate dalle sanzioni individuali contro persone fisiche e aziende a misure settoriali contro intere sfere dell'economia russa. In risposta la Russia ha limitato le importazioni dei prodotti alimentari a partire da agosto 2014 contro i Paesi che hanno aderito alle sanzioni occidentali. Sono state bloccate le importazioni di prodotti a base di carne, salumi, pesce, verdure, frutta e prodotti lattiero-caseari. Il 25 giugno la Russia ha deciso di estendere l'embargo alimentare fino ad agosto 2017 in risposta alle sanzioni UE che sono state prolungate fino al prossimo 31 gennaio. Il 29 giugno il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sulla proroga dell'embargo agroalimentare fino al 31 dicembre 2017.

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