Come riportato ieri dall'agenzia britannica Reuters, con tali misure l'Unione europea cercherà di "punire" gli individui ed entità siriane coinvolte nella attività di governo nella parte orientale della città di Aleppo (Siria settentrionale), che era nelle mani di gruppi armati sostenuti dall'Occidente e dai terroristi dal 2012.

L'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini, ha annunciato iniziative da attuare contro il governo del presidente siriano Bashar al-Assad.

"L'Unione europea agirà rapidamente al fine di imporre misure restrittive nei confronti di persone ed entità che sostengono il regime siriano, mentre la repressione continua", ha dichiarato Mogherini in un comunicato.

Ha anche espresso la speranza che le nuove misure rallentino o ostacolino le operazioni ad Aleppo per cercare di ridurre le vittime civili nella parte orientale della città.

Ciò si verifica mentre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha adottato oggi con 122 voti a favore, 13 contrari e 36 astensioni, una misura che richiede un immediato cessate il fuoco in Siria e la consegna urgente di aiuti umanitari in Siria, soprattutto ad Aleppo.

Il governo siriano ha categoricamente rifiutato questa "risoluzione politicizzata" e assicura che l'approccio "costituisce una vera minaccia per la credibilità delle Nazioni Unite" e la sua capacità di risolvere le crisi internazionali.

Nei giorni scorsi, l'esercito siriano ha compiuto progressi significativi nella zona e ora controlla oltre il 90% dei territori ad Aleppo Est, presto questa intera città sara liberata dalle forze governative.