Politicamente parlando, pensando alla Grecia recente ci viene in mente soprattuto la violenza della Troika e la codardia dei suoi governi. Per questo, può sembrare incredibile, ma dopo anni di lacrime e sangue nel senso letterale del termine, la minaccia più grande alla stabilità del governo di Alexis Tsipras non viene dal disastro economico, ma da una questione che vista dall’Europa Occidentale può sembrare del tutto marginale: la disputa intorno al nome dello stato della Macedonia.
Per noi la Macedonia è quella di Alessandro Magno, un nome che evoca storie antiche di guerrieri entrati nel Mito e nella Storia, la realtà di oggi però non è affatto romantica e questa disputa ci ricorda bruscamente quello che la retorica della Ue ci aveva fatto dimenticare, ovvero che la Grecia oggi è semplicemente un paese meridionale della Penisola Balcanica.
In questo caso, la disputa è tra lo stato della ex-Jugoslavia chiamato Repubblica di Macedonia e la Grecia, che ha una sua regione chiamata Macedonia e pretende l’esclusiva in virtù del fatto che la Macedonia e Alessandro Magno sono parte dell’eredità culturale del paese ellenico e la repubblica della ex-Jugoslavia non ha il diritto di appropriarsene (in modi alquanto fantasiosi, va detto). La regione della “Macedonia storica” non ha confini perfettamente riconosciuti, e oggi è divisa tra Grecia, Bulgaria e – appunto – Repubblica di Macedonia.
La disputa iniziò il giorno stesso della dichiarazione di indipendenza della Repubblica di Macedonia nel 1991 e ne ha bloccato il percorso di adesione alla NATO e alla Ue. Adesso però, proprio in virtù dell’integrazione atlantica ed europea, sembra si stia faticosamente arrivando a un accordo. I leader dei due paesi si stanno incontrando per risolvere la controversia una soluzione sembra possibile.
Tuttavia, siamo sempre nei Balcani anche se quando si guarda alla Grecia si tende a dimenticarlo. Se una disputa viene risolta tra le nazioni, non è detto che questa venga risolta dentro la nazione.
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...
di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe] Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa