Dazi, la Ue abbozza



di Federico Bosco

Non ci è voluto molto tempo per dimostrare che l’Unione Europea non può andare allo scontro frontale nella guerra commerciale con gli Stati Uniti. Quando il tuo sistema economico è basato sulla costante rincorsa verso un surplus commerciale sempre più smisurato sei estremamente debole nei confronti del tuo principale mercato di sbocco nonché garante del sistema economico e delle rotte commerciali su cui è costruito quel mercato globale che rincorri con tanta determinazione. Se si guarda all’Unione Europea, all’Eurozona e soprattutto alla Germania, Donald Trump ha assolutamente ragione quando dice che le guerre commerciali sono facili da vincere.

Dopo l’imposizione di dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio la Ue ha minacciato di fare altrettanto nei confronti prodotti statunitensi. Trump ha reagito subito, annunciando dazi sulle importazioni di automobili europee. Paura in Europa, panico in Germania. L’industria tedesca è rimasta terrorizzata dalla prospettiva dell’imposizione di dazi nei confronti dei suoi prodotti è vuole che la Ue soddisfi le richieste di Trump. La Ue è un’area di libero scambio molto protezionista se paragonata agli Stati Uniti, un sistema strutturato di barriere tariffarie e non tariffarie di cui si è parlato molto durante le discussioni e le polemiche intorno ai negoziati per il TTIP finiti in cantina proprio grazie all’elezione di Donald Trump. Uno dei settori dove più si manifesta il protezionismo europeo è proprio in materia di industria automobilistica, se Trump dovesse decidere di aggredire quel settore la Ue avrebbe tutto da perdere e poco da lamentarsi.

Ecco perché i toni sono rapidamente passati dalla minaccioso “mettiamo i dazi sui Levi’s e sulle Harley Davidson!“al “discutiamo mettendo al centro gli interessi comuni” detto con enfasi dalla commissaria al commercio Cecilia Malmström. In questa sceneggiata non poteva mancare Angela Merkel, che forte dell’accordo di coalizione raggiunto ha detto che una delle prime cose che farà da Cancelliera riconfermata sarà negoziare e trovare un accordo con Trump. Nel frattempo, il presidente americano ha inviato il suo segretario commerciale Wilbur Ross per le discussioni con l'Ue, tuttavia il tema non è un'esenzione dalle tariffe dell'acciaio, ma un abbassamento delle tariffe dell'Ue sulle automobili per scongiurare la minaccia delle tariffe statunitensi sulle importazioni di automobili. Una trattativa che Washington ha vinto senza neanche mettersi a sedere al tavolo del negoziato.

Ecco cosa succede a chi vuò fà l’americano con gli americani, sopratutto con un amerregano come Donald Trump…

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