Europlot Daily – 2 maggio 2018

Guerra tra Iran e Israele
L'Iran ha definito “un bugiardo” il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo che questi ha accusato la Repubblica Islamica di lavorare in segreto alla creazione di un arsenale nucleare. Netanyahu ha risposto che il suo paese non cerca la guerra con l'Iran ma allo stesso tempo ha confermato l’inviolabilità delle “linee rosse” israeliane. L’Iran promette di rispondere all'attacco sferrato nel weekend contro alcune basi militari nelle province siriane di Hama e Aleppo, attacco che Teheran attribuisce a Israele, che come al solito non conferma e non smentisce. L’escalation del conflitto Iran-Israele potrebbe verificarsi molto presto. Israele non tollererà una stabile e struttura presenza militare iraniana in Siria, il rischio è quello di trovarsi esposto su tre fronti (vedi quie qui) e la guerra preventiva è una delle strategie preferite da Tel Aviv.

Russia probe
Trump ha detto che è "vergognoso" che sia stata rivelata ai media la lista di domande che il procuratore speciale Robert Mueller vuole fargli nell'ambito dell'indagine sul Russia probe. In un incontro con gli avvocati di Trump che si è svolto a marzo, il procuratore Mueller avrebbe parlato della possibilità di citare in giudizio il presidente se lui dovesse rifiutarsi di parlare con gli investigatori.

Immigration Nation
Le autorità statunitensi di frontiera hanno permesso l'ingresso dal Messico di un piccolo gruppo di donne e bambini che facevano parte di una carovana di 140 migranti provenienti dall'America centrale in cerca di asilo negli Stati Uniti. Una sfida al presidente Trump. Il Texas e altri sei stati governati dai Repubblicani hanno fatto causa all'amministrazione Trump per cercare di porre fine al programma, varato da Obama, sui cosiddetti Dreamers.

Guerra commerciale
La decisione di Donald Trump di estendere l'esenzione dell'Ue dalle tariffe punitive di acciaio fino al primo giugno permette ai leader europei di prendere tempo, ma Washington è determinato a mantenere la pressione su Bruxelles, che intanto promette battaglia e definisce illegali i dazi di Trump. Il problema per l'Ue è che una volta aperta la strada a dazi e quote sulle esportazioni su una cosa non ci vorrà molto prima di andare avanti. La cosa che spaventa di più – soprattutto Berlino – è il rischio di arrivare prima o poi all’imposizione di dazi e quote sul settore dell'industria dell'auto.

Bilancio europeo
Oggi a Bruxelles si comincia a lavorare sulla stesura del prossimo bilancio settennale, il Multiannual Financial Framework (MFF). I numeri sono in evoluzione, fino adesso si parla di portare il budget a 1,25 trilione di euro dal 1, 087 trilione attuale. Nel budget si progetta di aiutare i paesi del sud colpiti dalla crisi finanziaria e di punire i paesi ribelli negandogli una parte dei fondi strutturali per via dei loro comportamenti non in linea con i valori dell’Unione europeo. Ovviamente si sta parlando della Polonia e dell’Ungheria.

Reporter italiano agli arresti in Ucraina
Voleva seguire le celebrazioni commemorative a Odessa per le 48 persone morte nel 2014 nel rogo della Casa del Sindacato, ma Giorgio Bianchi, un giornalista italiano, è stato fermato a Kiev. Doveva essere espulso con il primo volo ma poi è stato bloccato per interrogarlo di nuovo. Probabilmente voglio accusarlo di sostenere i separatisti.

Scontri di piazza in Francia
Durante il corteo dei sindacati per la Festa del 1 maggio a Parigi un migliaio di manifestanti si sono scontrati con la polizia dopo aver distrutto vetrine, incendiato macchine e lanciato molotov. Sono state arrestate 109 persone. In Francia c’è un forte scollamento tra Paese e istituzioni.

Sicurezza sul lavoro
Si muore come 50 anni fa. Già 212 vittime nei primi tre mesi dell'anno, due ogni giorno. Nel 2017, primo anno di operatività dell’ispettorato del lavoro, i 2.100 ispettori hanno controllato 160 mila aziende (appena 4 su 10) e nel 65% dei casi hanno trovato irregolarità, con lavoratori in nero e contributi non pagati per oltre 1 miliardo.

Federico Bosco

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