Europlot Daily – 10 maggio 2018

Divergenze euroatlantiche sull’Iran
I leader dei paesi europei provano a opporsi alla decisione statunitense sul nucleare iraniano e dichiarano che continueranno a rispettare gli impegni dell’accordo. Tusk, ha chiarito che l'Ue sarà unita contro Trump. Il mediatore europeo più attivo è Macron, propone all’Iran un accordo più ampio e dice che l’Europa è impegnata nel salvare il multilateralismo. Nei fatti, il profilo dell’accordo proposto da Macron è molto simile a quello che vorrebbe Trump. Anche la Russia è impegnata nella mediazione, il Cremlino intende organizzare un incontro tra Putin e Trump con l’obiettivo di convincere gli USA a limitare gli effetti della loro decisione. I ministri degli esteri di Russia e Germania si incontreranno oggi a Mosca per discutere della questione. Trump intende sanzionare le aziende che faranno affari con l’Iran colpendole anche negli Stati Uniti e nel resto del mondo libero. Sono grandi le commesse a rischio: Boeing e Airbus rischiano di perdere contratti per 39 miliardi di dollari. L'Italia rischia di perdere commesse per 30 miliardi di euro. Gli europei difendono l’Iran solo per una questione di affari, non per scelta politica, e siccome è solo di una questione di affari che stiamo parlando, gli europei cederanno rapidamente e si allineeranno a Washington, il vero garante dei soldi e degli affari degli europei.

Israele, la Russia, l’Iran
Non si sa bene chi abbia sparato il primo colpo, ma sicuramente erano tutti pronti a colpire e nella notte c’è stato il primo vero e proprio scontro diretto tra Iran e Israele. Gli iraniani hanno attaccato Israele dalle loro posizioni in Siria lanciando una ventina di razzi sulle alture del Golan, l'esercito israeliano ha risposto attaccando in profondità moltissime postazioni siriane. Il confronto è arrivato al termine della giornata in cui Netanyahu ha incontrato Putin a Mosca in qualità di ospite d’onore delle celebrazioni per la vittoria sovietica contro i nazisti, il leader israeliano ha dichiarato che la Russia non sembra aver intenzione di limitare le azioni israeliane in Siria.

Petrolio alle stelle
Salgono i prezzi del petrolio, già alti negli ultimi giorni, a livelli mai raggiunti dal 2014. Dall'accordo del 2016 l'Iran ha raddoppiato la sua produzione e nell'ultimo mese ha fatto il record delle esportazioni. La probabile compressione dell'export iraniano di greggio fa intravedere un calo dell'offerta di petrolio sui mercati. L’Arabia Saudita e le altre petromonarchie del Golfo apprezzeranno.

Corea del Nord
Mike Pompeo, ha incontrato a Pyongyang alcuni funzionari nordcoreani in vista del vertice tra Donald Trump e Kim Jong-un, che si potrebbe tenere a Singapore. Gli USA hanno ottenuto la liberazione di tre americani prigionieri nel Paese. Sarà difficile etichettare Trump come guerrafondaio mentre fa la pace con la Corea del Nord.

Jihadismo in casa nostra
Un'operazione di Polizia e Guardia di Finanza sta compiendo 14 arresti in Italia per bloccare due cellule che sarebbero legate all'organizzazione jihadista siriana Jabhat Al-Nusra. Dall’Italia sarebbero stati trasferiti in Siria due milioni di euro per finanziare direttamente le milizie qaediste. Ieri è stato espulso un marocchino, la sua intenzione di organizzare un attentato sarebbe emersa durante un periodo di detenzione. Si tratta del 41° provvedimento simile dall'inizio dell'anno.

L’Italia in povertà assoluta
Nel 2017 sono aumentati gli italiani in povertà assoluta. Il fenomeno riguarda circa 5 milioni di persone, l'8,3% della popolazione residente, in aumento rispetto al 7,9% del 2016 e al 3,9% del 2008.

Federico Bosco

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