Il regime d'Israele sconfitto all'Unesco: le "autorità occupanti" non hanno sovranità su Al-Quds


di Paola Di Lullo


La prima Risoluzione dell'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ) riguardante Gerusalemme Est e la sua tutela, fu votata nell'ottobre del 2016.

24 voti favorevoli, 6 contrari e 26 astensioni ( tra cui l'Italia ).

Qui il testo approvato: http://www.globalist.it/world/articolo/207146/unesco-ecco-il-testo-integrale-della-risoluzione-quot-palestina-occupata-quot.html

A seguito delle polemiche generatesi in Israele ed in tutte le comunità ebraiche, il nostro ministro degli esteri, Angelino Alfano, faceva marcia indietro, dichiarando:

"L'Unesco faccia ciò per cui è stata fondata. Deve occuparsi di istruzione e cultura. Il nostro voto contrario alla risoluzione politicizzata su Israele è un passo importante perché dimostra come l'Italia, quando non condivide, vota no, assumendosene la responsabilità".

E difatti, il 2 maggio scorso, a seguito di una mozione presentata da Algeria, Egitto, Libano, Marocco, Oman, Qatar e Sudan, l'Italia aveva votato contro.



Ciò nonostante, la mozione era stata approvata con 20 voti a favore, 10 contrari e 23 astensioni. La risoluzione sulla "Palestina occupata" conteneva una serie di modifiche rispetto alla precedente.

Il testo affermava l'importanza di Gerusalemme per le "tre religioni monoteiste" e non citava i luoghi santi, evitando così di nominarli solo con il nome musulmano, come era accaduto a ottobre.

Ma il testo prevedeva anche che ogni decisione della "potenza occupante" israeliana su Gerusalemme fosse priva di valore: ciò metterebbe in dubbio la sovranità israeliana sull'intera città e non solo sulla sua parte orientale. Oltre all'Italia, hanno votato "no" Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda, Lituania, Grecia, Paraguay, Ucraina, Togo e Germania.

Mercoledì scorso, il 5 luglio, a Cracovia, su richiesta della Giordania, l'Unesco ha adottato una risoluzione che ancora una volta nega la sovranità del regime israeliano sulla città di Al-Quds (Gerusalemme).

Hanno votato a favore dieci paesi, tra cui l'Azerbaigian, l'Indonesia, il Libano, la Tunisia, la Turchia e Cuba. Tre i voti contrari, otto gli astenuti.

La risoluzione invita inoltre le "autorità di occupazione israeliane" a fermare gli scavi e tutte le opere ed i progetti da realizzare nella parte orientale di Al-Quds.

Sulla questione l'Unesco avrebbe dovuto esprimersi la prossima settimana, ma i diplomatici palestinesi hanno esercitato pressioni affinché il voto venisse espresso prima, presumibilmente per sorprendere le autorità israeliane che erano in attesa di vedere cosa avrebbe deciso l' Unesco sulla Tomba dei Patriarchi.

A seguito dell'adozione della risoluzione, l'ambasciatore del regime israeliano all'Unesco, Carmel Shama Hacohen, ha respinto il documento ed ha sostenuto che "non c'è nulla di più imbarazzante della dichiarazione dell'Unesco, in cui si sostiene che lo 'stato ebraico' è un occupante del Muro Occidentale e della città vecchia di Gerusalemme."

Ma non è tutto. Durante la sessione, l'ambasciatore israeliano all’UNESCO, Carmelo Shama-Hacohen, facendo riferimento ad una lettera inviata al ministro degli Esteri polacco da alcuni sopravvissuti ai campi di concentramento ed alle atrocità ed agli orrori verificatesi nei campi di Auschwitz-Birkenau, ha chiesto un minuto di silenzio in memoria solenne dei sei milioni di Ebrei assassinati, e di tutti coloro che sono stati uccisi dalla bestia nazista, o che sono morti lottando contro di esso.

Il copione segue sempre lo stesso schema delle "lacrime di coccodrillo" così ben descritto da Norman Finkelstein (https://www.youtube.com/watch?v=3q1UqLEpojw), in spregio proprio di quelle stesse vittime per cui si chiede rispetto.

Ma l'ambasciatore cubano non ci sta.

"Penso che solo il Presidente possa chiedere un minuto di silenzio.

Penso che questa sia un’interpretazione errata di questa decisione. Penso che la decisione sia stata manipolata ancora una volta, per quello che abbiamo fatto – questa assemblea non prende decisioni riguardanti misure contro Israele né contro il popolo ebraico e penso che affermarlo sia trasformare questa riunione in una pagliacciata politicizzata.

Quello che abbiamo appena sentito dal delegato di Israele propone la discussione su dibattiti e decisioni che abbiamo preso e che non c’entrano nulla di quanto detto.

Solo il Presidente può richiedere un minuto di silenzio. Quindi, con la Sua indulgenza, lasciate che chieda al Presidente, un minuto di silenzio per tutti i palestinesi che sono morti nella regione.

Grazie."


Qui, la traduzione dell'intero intervento dei due ambasciatori, tradotto da Invictapalestina : https://www.invictapalestina.org/archives/28842.

Il link del video : https://youtu.be/VO1GqRLWv0Q



Fonti : Hispan Tv
Invictapalestina
https://www.unwatch.org/moment-silence-holocaust-victims-unesco/
UN Watch

Approfondimenti : http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-tutti_a_parlare_della_risoluzione_unesco_contro_israele_ma_qualcuno_lha_letta/5871_17645/
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-patrizia_cecconi__unesco_il_vergognoso_inchino_del_governo_italiano_ad_israele/82_19976/

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