Elezioni midterm USA: vince sempre il 'partito della guerra'



di Federico Pieraccini


La vittoria dei candidati del partito Democratico, con conseguente ribaltamento della maggioranza alla camera dei rappresentanti, azzopperebbe Trump internamente, minacciando la rielezione nel 2020.


Temo che in questo scenario, Trump sarebbe un pronto a mettere da parte anche quel briciolo di ‘realismo’ politico che gli rimane in politica estera, pur di assecondare il tradizionale ‘partito della guerra’, in cambio di qualche semi-riforma approvata da sventolare all’elettorato.


Esiste pure uno scenario semi-apocalittico che tendo a scartare, ovvero la vittoria dei Democratici e il conseguente impeachment di Trump. Improbabile che accada, darebbe a Trump il perfetto alibi e la migliore piattaforma per i Repubblicani su cui correre nel 2020. Apocalittica perché solo l’idea di scrivere il President Pence, mette i brividi.


Dal punto di vista Europeo, per gli amici del ‘Washington consensus’, sarà comunque il canto del cigno, con una guerra civile politica ormai in stato permanente. È lo specchio dei tempi in cui viviamo con Merkel in uscita, May inesistente e Macron incredibilmente peggio dei suoi predecessori.


Per quei governi Europei che hanno assunto posizioni di delicato (e spesso inefficace) equilibrio, arriverà il momento di prestare soccorso (vedremo in che forma) dopo i crediti politici elargiti.


Il resto del mondo osserva le mid-term con moderato disinteresse e realismo. Il ‘partito della guerra’ vince in qualsiasi caso e non sembrano ovviamente esserci all’orizzonte scenari in cui Washington intenda migliorare il proprio comportamento. Il voto di domani al limite può peggiorarlo, vedremo di quanto, ecco... Pence appunto

Le più recenti da Geopolitica e Conflitto

On Fire

Daniele Luttazzi - Le 7 domande che Fabio Fazio non ha rivolto a Ursula Von der Leyen

  di Daniele Luttazzi - Nonc'èdiche (Fatto Quotidiano, 14 maggio)     Durante la sua intervista a Ursula von der Leyen, Fabiofazio ha evitato alcune domande che...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Pepe Escobar - Brics, preparatevi alla notizia bomba geoeconomica del 2024

  l'AntiDiplomatico è una testata online regolarmente registrata che subisce la censura su browser e social media per l'azione di una agenzia nordamericana di nome NewsGuard. Se vuoi rimanere...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa