Salario sociale. La Cina lo attiva, gli Usa ne parlano e solo l'Europa pensa a smantellarlo

28 Dicembre 2020 15:00 Pasquale Cicalese

Avete capito? La Cina non vuole fare la fine degli Usa e punta sul salario sociale di classe e su minore tassazione fiscale sui redditi medio bassi. Da un articolo del 24 dicembre di LI YANG sul China Daily.
Colmare il divario di reddito crescente cruciale per la prosperità della nazione
La Central Economic Work Conference che si è conclusa venerdì invita a promuovere l'occupazione, migliorare la rete di sicurezza sociale, ottimizzare la distribuzione del reddito, espandere la dimensione del gruppo a reddito medio e promuovere la prosperità comune.
A causa dell'impatto della nuova pandemia di coronavirus, il ritmo di ripresa della domanda è notevolmente più lento di quello dell'offerta. Le vendite totali al dettaglio di beni di consumo finora quest'anno non hanno ancora raggiunto i livelli dello stesso periodo dell'anno scorso.
È naturale che le autorità centrali insistano sull'aumento della domanda interna, che domina molti settori economici chiave.
La produzione e gli investimenti sono da tempo la priorità dello Stato e sono motori di crescita efficaci, ma la riforma del sistema di distribuzione del reddito è ancora in ritardo. Se il problema non viene affrontato ora, ridurrà direttamente la sostenibilità della crescita economica a lungo termine, poiché l'aumento dei redditi e dei consumi delle persone rallenterà e le questioni relative all'eccesso di capacità e al debito diventeranno più importanti.
I dati dell'Accademia cinese delle scienze sociali mostrano che nell'ultimo anno quasi la metà della spesa della popolazione per attività di svago e intrattenimento è stata inferiore a 1.000 yuan ($ 153) pro capite, riflettendo il limitato potere di spesa delle famiglie.
Il fatto che il divario di reddito negli Stati Uniti abbia portato a una serie di problemi economici e sociali dovrebbe ricordare ai responsabili delle decisioni in Cina la necessità di colmare il divario di reddito sempre più ampio del paese.
Il paese ha bisogno di aumentare continuamente il suo contributo nei servizi pubblici e aumentare la copertura di istruzione, assistenza medica, assistenza infermieristica per anziani e alloggi sovvenzionati dal governo. Dovrebbe dare pieno gioco alla tassazione per adeguare efficacemente la distribuzione della ricchezza nazionale.
Più fonti di reddito hanno i ricchi, più possibilità hanno di evadere le tasse. Non c'è da stupirsi che il carico fiscale sia maggiore per coloro che appartengono alla fascia di reddito medio che per i miliardari.
Pertanto, dopo aver eliminato l'abietta povertà rurale, le autorità dovrebbero dare la priorità ad affrontare la povertà comparativa tra i residenti urbani e rurali e anche tra i residenti urbani."
Non c'è solo la Cina a parlare e attuare, del salario sociale di classe. Sorprendentemente in Usa si è creato nell'ultimo mese un dibattito ad alto livello su questo. Opera di Larry Summers, già Ministro del Tesoro di Bill Clinton, l'uomo che abrogò il Glass Steagall Act (seprazione tra banca commerciale e banca di investimento) accellerando a più non posso l'esplosione del capitale produttivo di interesse, quel che comunemente si definisce finanziarizzazione. Qualche anno fa, alle prese con la crisi, Summers scrisse che solo una guerra mondiale avrebbe risolto la stagnazione secolare. Ora, a fine novembre, ritorna sui suoi passi e scrive chiaramente che lo Stato deve intervenire sull'economia offrendo servizi quali pensioni, sanità istruzione, ecc. in modo da ridurre il "risparmio precauzionale" come meccanismo di accumulazione. Non sparo cazzate, è tutto scritto oggi su Milano Finanza in un superbo editoriale di Guido Salerno Aletta. Vi invito calorosamente a procurarvelo. In Cina e Usa si parla di salario sociale, in Europa a smantellarlo sempre più. Siamo in un'area fuori dal mondo, oltre che fuori dalla realtà.

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