La Cina e i diversi livelli di partnership

di Diego Angelo Bertozzi
Nel sistema tributario e gerarchico imperiale, la Cina si trovava al centro di una rete di rapporti differenziati con le altre realtà statali a seconda degli obblighi sottoscritti. Un plurisecolare schema teorico descriveva la diffusione della superiore civiltà cinese per via di cerchi concentrici che allontanandosi sempre più dal centro - la Città proibita - segnavano l’aumento del livello dei barbarie dei popoli.
La fine dell’impero (1911) ha portato con sé anche il definitivo superamento della visione sinocentrica, tuttavia si potrebbe vedere il persistere della sua influenza - senza ovviamente l’aspetto gerarchico - nelle modalità d’azione della Repubblica popolare cinese, in riferimento alla ricerca di diversi gradi di collaborazione in ambiti che possono variare a seconda della controparte. In un palcoscenico internazionale caratterizzato dalla presenza di “reti multidimensionali”, lo studioso cinese Zheng Bijian (meglio conosciuto come il padre dell'espressione “ascesa pacifica”) ha invitato la Cina ad espandere gradualmente la convergenza di interessi e a costruire comunità di interessi con i suoi vicini e le regioni circostanti, così come con tutti i paesi e tutte le regioni.

Dalla fine della guerra fredda la Repubblica popolare cinese ha stretto rapporti di partnership con 54 Paesi e organizzazioni internazionali. Tra questi ci sono Russia, Stati Uniti, Francia e Unione Europea. Per il governo cinese - che ancora oggi rifiuta di legarsi ad alleanze formali - la partnership si configura come il rapporto bilaterale più elevato nel proprio sistema diplomatico e può svilupparsi secondo gradi e “intensità” diverse: partnership, partnership globale, partnership strategica e partnership strategica globale.

La definizione “globale” indica una cooperazione multisettoriale in ambiti come quelli economico, politico, militare e culturale, mentre versione “strategica” si riferisce ad un livello più alto di collaborazione con interessi comuni in generale e che coinvolge gli interessi fondamentali dei Paesi. Mentre la cooperazione con la Russia è una “partnership completa di collaborazione strategica” - definizione unica a significare lo stretto rapporto di oggi - quella con gli Usa è una semplice partnership limitata all’ambito economico. Quella con la Sco (Shanghai cooperation organization) è classificata come “partnership strategica comprensiva di coordinamento”, a sottolineare la condivisione di primari interessi nazionali come la lotta al terrorismo, al separatismo e all’estremismo. Sempre in tema di organizzazioni internazionali, Pechino ha stretto con l’Unione Europea un partenariato strategico globale.

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