Faina Savenkova: “Un grande guaio attende il Re il giorno in cui i gatti smetteranno di abbaiare”

25 Ottobre 2021 19:00 Marinella Mondaini

Il nostro grande scrittore Gianni Rodari è sempre attuale, nonostante sia stato più famoso più in Unione Sovietica e in Russia adesso, che in Italia. Tra i suoi racconti ve n’è uno che ricorda la realtà paradossale che vive oggi il popolo dell’Ucraina. “Nel paese della bugia” tutto è ribaltato, i gatti abbaiano e i cani miagolano, il rosso è nero e il nero è rosso, chi dice la verità viene fatto passare per matto. L’Ucraina, secondo quanto dichiarato dai suoi governanti e anche da quelli dell’Occidente, è un “paese in cui vige la libertà di parola e la democrazia”, infatti esiste in rete un elenco di nemici (perché dicono la verità) da denunciare tali pubblicamente, da “abbattere”. Contro questo massiccio muro si è trovata a combattere la nostra coraggiosa scrittrice Faina Savenkova del Donbass.

Traduco qui di seguito una sua testimonianza e la lettera che la giovanissima Faina ha scritto all’Unicef.

Faina Savenkova: “Un grande guaio attende il Re il giorno in cui i gatti smetteranno di abbaiare”

La storia col sito ucraino “Mirotvorez” è entrata in una fase di sosta. Tutti gli amici mi chiedono che cosa ho ottenuto: il sito non l’hanno chiuso, dall’elenco non mi hanno tolto e ora devo pure curarmi della mia incolumità. Su molte cose hanno ragione, a 12 anni è difficile farci qualcosa. E’ difficile lottare con un intero Stato, ma almeno ho provato a dire che io non sono d’accordo.

Sono una bambina del Donbass, alla quale hanno insegnato a essere onesta e a non avere paura di difendere la propria opinione. Non si può dichiarare una persona “nemico”, perseguitarla e rendere pubblici tutti i suoi dati personali, compreso quelli dei parenti, senza aver dimostrato la colpa di questa persona in Tribunale. Questo è illegale.

Perciò tutto inizia solo ora, anche se non sarà divulgato.

Nel racconto di Gianni Rodari “Gelsomino nel paese dei bugiardi” c’è questa frase: “Un grande guaio attende il Re il giorno in cui i gatti smetteranno di abbaiare”.

Quantunque tentino di infangarmi, di convincere tutto il mondo che i gatti abbaiano, tuttavia arriverà il giorno in cui la bugia la vedranno tutti e allora rimarrà un solo semplice fatto: i padroni del sito hanno pubblicato i dati personali di una minorenne senza il consenso scritto dei genitori e addossato la colpa a una bambina di 12 anni senza la sentenza del Tribunale violando la Legge dell’Ucraina. Questi sono reati. Tutto il resto non ha importanza.

Voglio dire grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto: politici, giornalisti, diplomatici e semplici persone della Russia, Ucraina e di tutto il mondo. Grazie a Denis Zharkih, Ljubov Titarenko, Olesja Med’vedeva, Anatolij Sharia, Klimenko-time e a tutti tutti. Un grazie particolare va a Rodion Miroshnik, Julia Vitjazeva e ovviamente la Missione della Russia presso l’ONU e a Dmitrij Poljanskij.

P.S. In compenso ho dovuto studiare la Legge sulla protezione dei dati personali e il Manifesto della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Cosa noiosa, ma utile.

Ecco la Lettera che ho inviato all’ONU:

Buongiorno.

Mi chiamo Faina Savenkova, 12 anni e vivo a Lugansk. Purtroppo più della metà della mia vita è trascorsa sotto la guerra e io praticamente non mi ricordo che cosa significhi vivere in pace. Proprio di questo scrivo nei miei saggi che vengono tradotti in diverse lingue e pubblicati in vari angoli del mondo. Nei miei testi esorto a cessare la guerra nel Donbass e a porre fine alle sofferenze dei civili, compreso i bambini. So che gli adulti devono difendere coloro che a causa dell’età non possono difendersi da soli, per questo motivo mi ero rivolta all’ONU nella Giornata della Difesa dei Bambini con la richiesta di aiutare a fermare i bombardamenti e salvare le vite umane. Ma la guerra continua. Poco tempo fa il sito ucraino “Mirotvorez” ha pubblicato i miei dati personali e quelli dei miei familiari, inserendomi nell’elenco dei nemici dell’Ucraina. Mi hanno incolpato di aver partecipato a eventi di propaganda anti ucraina e di diffondere informazioni “fake”. È una menzogna, per mezzo della quale tentano di scatenare verso di me l’odio fra la popolazione dell’Ucraina, vogliono intimidirmi e infangare il mio nome. Ora temo per la mia vita, la salute e l’incolumità della mia famiglia.

Il 13 ottobre 2021 ho rivolto pubblicamente un appello al presidente dell’Ucraina, Vladimir Zelenskij, con la richiesta di bloccare il sito “Mirotvorez”, in relazione alla violazione della Legge che garantisce la protezione dei dati personali, cosa di cui si è parlato molte volte nei mass-media. Tuttavia il sito “Mirotvorez” continua a funzionare e per di più rinnova di continuo i contenuti, aggiunge informazioni sulla mia famiglia, arrecando danno a me e ai miei parenti. La cosa più terribile è che io non sono l’unica bambina divenuta vittima dell’aggressione degli adulti responsabili del sito “Mirotvorez”. Non è la prima volta che il sito pubblica senza il consenso scritto i dati personali di bambini come me, facendo pressione psicologica e minacciando la loro sicurezza.

Io ho letto molto sull’aiuto e l’assistenza che il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef)

offre ai bambini di tutto il mondo, perciò anche io vorrei rivolgermi a voi per chiedervi di influire sul governo dell’Ucraina riguardo la questione urgente del blocco del sito “Mirotvorez”, di tutte le sue “copie”e accounts su tutte le reti sociali al fine di garantire la sicurezza dei minorenni, rispettare i loro diritti e salvare così molte vite ai bambini. Altresì chiedo all’Unicef di controllare come vengono rispettati i diritti dei bambini e di reagire prontamente non appena appaiono siti simili al “Mirotvorez”. Per favore, aiutate a fare in modo che il governo dell’Ucraina osservi le leggi del proprio paese e non sottoponga al pericolo la vita dei bambini non reagendo al lavoro del sito “Mirotvorez”. I bambini non devono diventare vittime della sopraffazione e violenza a causa delle opinioni politiche degli adulti.

Cordiali saluti,

Faina. Savenkova

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