"L’Occidente ha allevato nuovi terroristi con cui colpire la Russia". Il messaggio di Medvedev tradotto in italiano

03 Marzo 2023 08:00 Marinella Mondaini

Il governo di Kiev ha compiuto un brutale atto terroristico nel territorio della Russia. Dmitrij Medevedev ha pubblicato su Telegram una lettera, contenente un messaggio forte e chiaro ai paesi occidentali che sponsorizzano il governo ucraino.

L’Occidente ha allevato nuovi terroristi con cui colpire la Russia.

Ieri è stato attaccato il villaggio Ljubekane, nella provincia russa Klimovskij, nella regione di Brjansk: un gruppo di sabotatori ucraini ha bombardato una macchina civile, in cui dentro v’erano tutti civili, tra cui dei bambini. Il presidente Putin lo ha definito atto terroristico, sottolineando che “i banditi hanno visto perfettamente che dentro c’erano dei bambini”. L’autista, ferito pesantemente e grondante sangue, è riuscito ad allontanare la macchina portandola fuori dai colpi e poi è morto, ma ha salvato i bambini. Fëdor, di soli 10 anni, ferito da una pallottola, ha coperto col suo corpo le due bambine e poi le ha condotte nel bosco, quindi è andato sulla strada a fermare una macchina per chiedere i soccorsi. Nella stessa giornata di ieri gli ucraini hanno colpito anche il villaggio Suš?any, distante dall’altro 16 km. Lì hanno colpito un edificio residenziale che ha preso fuoco a causa di un proiettile lanciato da un drone. In totale, a causa dell’attacco terroristico ucraino, sono morte due persone.

Infine la dichiarazione dei Servizi Speciali russi: “Al fine di evitare vittime da parte della popolazione civile e danni alle infrastrutture civili, il nemico è stato schiacciato nel territorio dell'Ucraina, dove gli è stato inflitto un massiccio attacco di artiglieria"

La reazione di Medvedev, vice presidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, è stata molto dura, ecco la mia traduzione della lettera:

"Gli analisti occidentali con riluttanza hanno riconosciuto che quando gli specialisti della NATO insegnano agli ucronazisti l'uso in combattimento del loro equipaggiamento militare, questo può essere visto come un coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto dalla parte del regime ucraino.

Dagli anni '20 del secolo scorso si è affermata la comprensione del fatto che un Paese può essere riconosciuto come partecipante alle ostilità se, oltre a fornire armi, addestra il personale per maneggiarle (patto Briand-Kellogg del 1928, risoluzione di Budapest al patto del 1934).

E' proprio quello che succede oggi: gli istruttori canadesi e tedeschi sul territorio dell'UE stanno già insegnando agli assassini ucraini come usare i "Leopard".

Se ci raffiguriamo che gli aerei della NATO, forniti in futuro, riceveranno manutenzione e servizi dai loro militari sul territorio di una certa prepotente Polonia (unica possibilità, dato il deplorevole stato dell’industria della Difesa nella Malorossja)

questo sarà l'ingresso diretto degli Atlantisti nella guerra contro la Russia con tutte le conseguenze che da ciò ne derivano.

E tutti coloro che hanno preso la decisione di fornire (e riparare) tali attrezzature o armi, insieme ai mercenari stranieri e agli istruttori militari, dovranno essere considerati obiettivi militari legittimi.

Evidentemente, questa è l'unica cosa che trattiene gli infantili occidentali di consegnare aerei e armi a lungo raggio ai tossicodipendenti di Kiev. Sebbene non sia chiaro quanto a lungo ancora durino, perché la tentazione di schiacciare la Russia è molto forte.

E ancora una cosa: gli eventi di oggi hanno mostrato chi veramente sostengono gli Stati Uniti, la NATO e l'UE.

Non è il "popolo ucraino amante della libertà", che non vuole tornare all' "Unione Sovietica dei moscoviti". Sono semplicemente dei bastardi nazisti, feccia terroristica che attacca i civili, sventolando un puzzolente straccio giallo-nero. Che li giustifichino adesso Londra, Parigi, Berlino e Washington.

E ora ci comporteremo con voi così come ci comportiamo con loro. Ora i vostri paesi partecipano agli atti terroristici del regime ucraino - e voi, siete complici diretti dei terroristi”.

L’accaduto ha scosso la società russa, alcuni giornalisti alla tv hanno così commentato:

“Dobbiamo dichiarare l'Ucraina entità terroristica, sull'esempio dello Stato islamico. Tutti i simboli dell'Ucraina devono essere riconosciuti come estremisti. Devono essere vietati sul nostro territorio. Loro sono già precipitati nel terrorismo, e come un unico meccanismo stanno lavorando per distruggere il nostro stato. Stanno lavorando per distruggerci. Se a qualcuno è rimasto qualche briciola di pacifismo, dopo gli eventi della regione di Brjansk, capirà che proveranno ancora a fare un’altra breccia. Magari cercheranno di raggiungere qualche edificio civile secondo lo scenario di quei militanti che hanno infiammato il Caucaso settentrionale. L’abbiamo sempre detto: "Verranno da noi per uccidere", ma non ci hanno creduto. Hanno detto che inventiamo e ingigantiamo le cose. E questi sospiri pacifici sono arrivati a farci vedere che c’è un villaggio di Brjansk, nel quale si intrufola un gruppo terroristico ucraino di sabotatori.

Sia l’autista dell’auto, che il ragazzino Fedor, si sono comportati come veri eroi, devono ricevere il titolo di Eroe della Federazione Russa”.

Vladimir Putin ha sottolineato che i neonazisti ucraini “si sono dati il compito di privarci della memoria storica, della nostra storia e della nostra lingua”. Putin si è detto sicuro che nessuno di coloro che sostengono il potere in Ucraina presterà attenzione al crimine commesso. "Ma noi li schiacceremo fino alla fine", ha promesso il presidente.

Possiamo assicurare al presidente russo che nemmeno in Italia i giornali nazionali presteranno attenzione al crimine commesso dagli ucraini. Quando non stravolgono le notizie scomode, le nascondono.

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