Elsa Fornero e la frase sui non vaccinati: perché vi stupite?

06 Novembre 2021 12:00 Savino Balzano

Ok partiamo da una ammissione: io Elsa Fornero davvero non la sopporto. Mi è profondamente antipatica e penso sia stata uno dei peggiori ministri del lavoro che questo Paese abbia mai avuto (se la combatte con Poletti, mio modesto avviso): credo che le sue idee siano nocive, incostituzionali, inique. Insomma, mi piacerebbe vivere in un'Italia che evitasse di ospitarla in televisione.

Detto questo, francamente non comprendo cosa vi sorprenda nella sua recente dichiarazione. Elsa ha detto che ritiene sia giusto penalizzare, limitare la libertà, di coloro i quali decidano di non vaccinarsi. Ovvero di coloro i quali decidano di operare una scelta legale, prevista dalla legge. E non le passa nemmeno per l'anticamera del cervello l'ipotesi di cambiarla quella legge.
Cosa vi sorprende di questa dichiarazione della Fornero? In passato ha fatto anche di peggio.
La legge 92 del 2012, un obbrobrio, porta la sua firma: gli addetti ai lavori la ricordano proprio così: "Legge Fornero". Vi dico solo che se la legge 92 del 2012 fosse ricordata come "Legge Balzano" io mi vergognerei a uscire di casa: mi auto-condannerei ad un lock down sine die, per sempre, e cancellerei immediatamente tutti i miei profili social.
Tra le tante schifezze previste, la legge 92 ha profondamente modificato l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, rendendolo molto più complicato di quanto fosse nella mente illuminata del legislatore del '70. Lo Statuto prevedeva molto semplicemente che, nel caso in cui un giudice avesse accertato il licenziamento quale illegittimo, il lavoratore avrebbe avuto il diritto di tornare a lavoro.
Principio semplice: ti sottraggono illecitamente una cosa e il giudice te la restituisce: mi pare equo. E il lavoro è pane e libertà.
Con la legge di Elsa, invece, quella che se fosse ricordata col mio nome i miei genitori mi disconoscerebbero (giustamente!), in quasi tutti i casi di licenziamento illegittimo prendi un indennizzo: ha mercificato il furto del lavoro, rendendolo di fatto legale, legittimato il furto di pane e libertà.
Ecco chi è la Fornero: una che vorrebbe limitare la libertà di quelli che fanno una scelta legittima e legale, preferendo al contempo proteggere quei datori di lavoro che viceversa desiderino perseguire scelte, licenziamenti (furti di pane e libertà), dichiarate illegittime da un giudice.
P.S.: è consulente del governo Draghi.

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