I parenti degli israeliani tenuti in ostaggio a Gaza da Hamas hanno preso d'assalto una commissione parlamentare riunita a Gerusalemme, chiedendo ai legislatori di fare di più per liberare i loro cari.
L’azione compiuta, oggi, di un gruppo di circa 20 parenti ha evidenziato ancora di più la crescente rabbia per il rifiuto del primo ministro Benjamin Netanyahu di accettare un accordo con il gruppo palestinese mentre la guerra di Gaza si protrae per il quarto mese con oltre 25.000 morti.
Una donna ha mostrato le foto di tre membri della famiglia che erano tra le 253 persone sequestrate durante l’operazione “Tempesta di AL Aqsa” di Hamas del 7 ottobre.
“Almeno uno vorrei riavere vivo, uno su tre!” ha gridato una manifestante dopo essere intervenuta nella discussione della commissione finanze della Knesset.
Altri manifestanti, vestiti con magliette nere, hanno mostrato cartelli con la scritta: “Non ti siederai qui mentre loro muoiono lì”.
Su 230 ostaggi tenuti da Hamas, 100 sono stati rilasciati durante una tregua durata una settimana a novembre.
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