Ansarollah avverte l'Europa: rischi da un sostegno agli Stati Uniti contro lo Yemen

30 Gennaio 2024 14:28 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il movimento Ansarollah chiede all'Europa di prendere le distanze dalle azioni ostili degli Stati Uniti contro lo Yemen e di costringere Israele a cessare le sue aggressioni a Gaza.

In un messaggio sul suo account X-net, Abdul Malik al-Ajri, membro dell'ufficio politico del movimento popolare yemenita Ansarollah, ha avvertito che la maggior parte delle esportazioni europee che attraversano il Mar Rosso sono prodotti alimentari e agricoli e ha sottolineato che lo Yemen non intende prendere di mira queste navi.

Rivolgendosi ai Paesi europei, Al-Ajri ha chiarito che gli Stati Uniti non si preoccupano di danneggiare gli interessi europei in mare, poiché la maggior parte delle esportazioni statunitensi passa attraverso l'Oceano Atlantico.

Ha quindi avvertito gli Stati europei che, se dovessero essere coinvolti in un'aggressione statunitense contro lo Yemen, sarebbero gli interessi dell'Europa a essere danneggiati. "Ogni ulteriore escalation di tensione non sarà una soluzione alla crisi e non impedirà allo Yemen di sostenere la Palestina", ha ribadito.

In questo senso, ha esortato i governi europei ad agire per fermare l'aggressione di Israele a Gaza, piuttosto che inasprire la tensione e optare per l'opzione militare contro lo Yemen.

L'avvertimento è arrivato dopo che il 22 gennaio scorso l'Alto rappresentante per le relazioni estere dell'UE Josep Borrell ha annunciato che l'UE ha raggiunto un accordo provvisorio per istituire una missione navale nel Mar Rosso in risposta agli attacchi di Ansarollah alle navi collegate a Israele. Tuttavia, la missione non è ancora stata definita.

I continui attacchi degli Stati Uniti, in coordinamento con il Regno Unito e altri alleati, contro lo Yemen da metà gennaio, nel quadro di un'alleanza marittima nel Mar Rosso, hanno aumentato le tensioni nell'area.

Lo Yemen, che da novembre ha effettuato attacchi contro navi commerciali collegate a Israele nel tentativo di fare pressione per fermare la sua guerra genocida a Gaza, ha risposto attaccando navi statunitensi e britanniche e giurando di continuare le offensive fino a quando la guerra nella Striscia non sarà terminata.

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