Russia sull’attacco agli USA in Giordania: Washington deve rispondere, “ma per i suoi propri crimini”

01 Febbraio 2024 09:27 La Redazione de l'AntiDiplomatico

La portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Russia, Maria Zakhrova, ieri, è intervenuta in merito ai commenti del presidente americano Joe Biden, il quale aveva affermato che il suo Paese "risponderà" all'attacco di droni contro la base Torre 22, sul Confine siriano Giordania, che ha provocato la morte di tre soldati americani e il ferimento di oltre 40.

“(Joe Biden) ha detto una frase, ma non l'ha finita: Washington 'risponderà', ma solo al popolo per i suoi crimini. Per qualche ragione, non è ritenuto responsabile davanti alla legge per le azioni terribili, criminali e illegali che ha intrapreso contro così tanti paesi e popoli ", ha spiegato Zakharova ai giornalisti in una conferenza stampa a Mosca, la capitale della Russia.

La portavoce russa ha poi sollecitato la comunità internazionale a ritenere responsabili gli Stati Uniti: “È tempo che Washington risponda dei suoi crimini”, ha sottolineato, per poi denunciare che gli statunitensi “sanno rispondere solo con la forza (. ..) che non porta a risolvere le situazioni, ma solo ad aggravarle.”

Per la prima volta, dopo quasi quattro mesi di attacchi contro le basi americane nell’Asia occidentale, l’offensiva dei droni contro la base Torre 22 ha causato tre vittime tra le fila dell’esercito nordamericano. Il Pentagono (Dipartimento della Difesa) ha aumentato due volte il numero dei feriti, arrivando a oltre 40, secondo l'ultimo aggiornamento comunicato martedì.

L'Asse della Resistenza conduce le operazioni in risposta al sostegno incondizionato degli Stati Uniti alla guerra genocida di Israele contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di circa 27.000 palestinesi negli ultimi 117 giorni. Per questi combattenti, le installazioni militari nordamericane sono considerate “basi di occupazione”.

Da Washington, senza avere prove, puntano il dito accusatore contro l’Iran per questi attacchi. Da parte sua Teheran, respingendo le ripetute bugie, denuncia che gli Stati Uniti sono soliti cercare un capro espiatorio per distogliere l’attenzione dalla realtà.

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