‘Chávez presente’: l'autore Luciano Vasapollo e l'ambasciatore venezuelano Isaías Rodríguez raccontano la resistenza eroica della Rivoluzione Bolivariana

Nella splendida cornice della libreria Quarto Stato di Aversa, luogo di cultura, lotta e solidarietà internazionalista si è tenuta la presentazione del libro ‘Chávez presente’, scritto dal professor Vasapollo con la collaborazione di Hector de Figureido e Rita Martufi.

Un libro attraverso il quale l’autore vuole “realizzare una contestualizzazione storica della Rivoluzione Bolivariana e le sue prospettive”. In una fase storica dove “il Venezuela subisce una feroce aggressione dall’impero, i suoi alleati locali e dalle oligarchie regionali”.

Un libro non scritto “da un punto di vista neutrale ma con l’intento di leggere i problemi e le prospettive della Rivoluzione Bolivariana sotto una ricostruzione storica, facendone parte e assumendone la solidarietà. Scritto in un’ottica militante per una prospettiva concreta di emancipazione per milioni di persone soggiogate da secoli da una dominazione brutale. A cinque anni dalla morte di Chavez la Rivoluzione Bolivariana-Chavista ha bisogno di tutto il sostegno e la solidarietà internazionalista di ogni organizzazione, militante e persona giusta che si batta in Europa e nel mondo insieme al Venezuela, a Cuba e alla Bolivia per il superamento del capitalismo e la costruzione della società socialista”, come si può leggere sull’aletta anteriore del volume.

Proprio in quest’ottica è stato realizzato l’evento introdotto e concluso dal padrone di casa Ernesto Rascato alla presenza dell’autore Luciano Vasapollo e di Julián Isaías Rodríguez Díaz, ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana.

Il dirigente bolivariano anche autore del prologo di ‘Chávez presente’ dove spiega: “L’attacco al Venezuela va inserito in un contesto ampio. Dopo vent’anni, gli Stati Uniti pretendono il riposizionamento nella regione nel tentativo di esercitare nuovamente un controllo assoluto. L’impero dell’esperienza dei paesi ALBA che ha sminuito sensibilmente il suo predominio grazie al susseguirsi di governi progressisti e socialisti. Negli ultimi anni in America Latina si sono registrati: un colpo di Stato in Honduras (2009), un altro in Paraguay (2012), un altro in Brasile (2016), diversi tentativi di colpi di Stato in Venezuela (febbraio 2015 e aprile 2017), un secondo colpo di Stato in Honduras (2017). A questo si deve aggiungere lo sterminio (totalmente censurato) di giornalisti, attivisti, sindacalisti e politici in Guatemala, Messico e Colombia. Questi ultimi due paesi di apprestano a votare alle elezioni senza nessuna garanzia del rispetto minimo di imparzialità, e nel frattempo in Brasile si cerca di impedire la partecipazione di Lula nelle prossime elezioni presidenziali”.

Mentre “i mezzi di comunicazione europei, insieme ai governi dell’UE, si riferiscono ogni giorno al Venezuela come un paese sotto una dittatura invischiata in una terribile crisi umanitaria che vede morire di fame i propri cittadini”.

Nei loro appassionati interventi sia il professore Vasapollo che l’ambasciatore Isaías Rodríguez hanno sottolineato la strenua ed eroica resistenza del Venezuela bolivariano di fronte agli attacchi dell’impero che vorrebbe metterebbe la parola fine sull’esperienza bolivariana che ha profondamente segnato e continua a marcare la storia dell’intera America Latina al pari di Cuba.

Al termine degli interventi che hanno trovato il massimo apprezzamento dell’attenta e interessata platea, Ernesto Rascato ha letto i ringraziamenti e saluti inviati agli autori del libro dal Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro Moros: “Ho il piacere di trasmettere i più affettuosi saluti e sentiti ringraziamenti a Luciano Vasapollo e ai suoi collaboratori Rita Tartufi e Hector de Figuereido, autori di questo libro, per la solidarietà politica e culturale che esprimono e realizzano con grande passione e partecipazione anche con quest’opera al nostro paese, al nostro governo, al nostro popolo; nell’appoggio incondizionato al processo rivoluzionario bolivariano e nel continuo ricordo con amore del Comandante supremo eterno Hugo Chávez, a cinque anni dalla sua orte fisica nella continuità delle sue idee rivoluzionarie”.

La bella serata che ha contribuito a smascherare e demistificare le colossali fake news propalate a reti unificate e praticamente senza soluzione di continuità contro il processo rivoluzionario bolivariano, ha avuto una coda allegra e conviviale. Sulle note di canti popolari e di lotta - napoletani e latinoamericani - in un clima fraterno e scherzoso, i partecipanti all’iniziativa hanno brindato con dell’ottimo vino locale al Venezuela che resiste e al suo presidente operaio Nicolas Maduro.

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